Anche Salina vieta la vendita di piatti e posate di plastica
Dopo la scelta di Lampedusa anche l’isolotto delle Eolie mette al bando le stoviglie monouso
Dopo Lampedusa, arriva Salina. Clara Rametta, sindaco di Malfa, ha firmato un'ordinanza con la quale vieta nel suo Comune la vendita e l'utilizzo di stoviglie monouso: bicchieri, posate, piatti, cannucce e sacchetti di plastica saranno messe al bando, per fare posto al materiale biodegradabile e compostabile.
L'iniziativa del sindaco è in linea con quanto deciso dall'Unione europea: entro il 2025 gli Stati membri dovranno raccogliere il 90 per cento delle bottiglie di plastica monouso per bevande, per esempio con sistemi di cauzione-deposito. A questa prescrizione si aggiunge il divieto di vendita di stoviglie, cannucce, agitatori per bevande, bastoncini di cotone per le orecchie e bastoncini per palloncini in plastica.
"In un'era in cui in giro per il mondo nascono le isole di plastica - commenta il presidente di Federalberghi Isole Minori, Christian Del Bono - l'intervento della sindaca Rametta ci sembra significativo sia a livello simbolico ed educativo sia per l'effettiva urgenza di ridurre progressivamente sino alla quasi eliminazione il rilascio in ambiente di sostanze inquinanti".
"La nostra associazione - continua Del Bono - il 16 aprile 2018 ha sottoscritto con la Ekoe una convenzione per permettere ai propri associati l'acquisto, a tariffe scontate, di prodotti biodegradabili e compostabili. Auspichiamo, ha concluso, che anche gli altri comuni delle isole minori siciliane intraprendano il percorso anticipato da Salvatore Martello e Clara Rametta".