Ancora appelli a Ciampi per salvare la ''Fiumara d'arte'' di Antonio Presti
Adesso Antonio Presti, mecenate della "Fiumara d'arte", è tornato a scrivere al Quirinale per denunciare "il silenzio irrispettoso delle istituzioni nei confronti dell'arte che sta fuori dai circuiti del potere".
Nessuna risposta infatti è venuta in questi mesi per salvaguardare le opere della "Fiumara", originali sculture in cemento armato realizzate negli anni Ottanta da numerosi artisti tra le spiagge e le campagne della costa messinese.
Il bollettino del degrado è drammatico: la "Finestra sul mare" di Tano Festa, l'enorme cornice sulla spiaggia di Reitano che inquadra l'orizzonte, porta i segni della ruggine e della salsedine; il "Labirinto" di Italo Lanfredini, a Castel di Lucio, è crepato a causa dell'assestamento del terreno; per non parlare de "La Materia poteva non esserci", la scultura di Pietro Consagra, a Marina di Tusa, che rischia di scomparire, assediata dalle discariche abusive e dai piloni autostradali.