Ancora caldo, ancora incendi
L'estate del 2003 verrà certamente ricordata come una delle estati più calde di tutti i tempi
Mentre si abbattono i record nelle città del nord, con 42 gradi a Lecco, 40,7 a Trento, 39,5 a Bolzano e oltre 39 a Milano, con minime che difficilmente vanno sotto i 30, sulle Alpi preoccupano i ghiacciai che si vanno sciogliendo. E dal resto d'Europa giungono notizie non meno allarmanti: emergenza black out in Olanda, riva sinistra del Danubio a secco, record assoluto di caldo notturno, 25,5 gradi, a Parigi. Troppo lungo anche solo elencare gli incendi nella penisola. Nessuna regione ne è stata immune, ma devastanti in particolare quelli che hanno distrutto centinaia di ettari in Toscana, Campania, Lazio e Sardegna.
Ancora due piromani nella rete: sui monti della Calvana, in Toscana, bloccato un giovane operaio, ex volontario della vigilanza antincendio; in provincia di Latina manette ad un pastore di 70 anni.
Dalla manifestazione nazionale di Legambiente in Maremma hanno fatto sapere cosa ne pensano il procuratore nazionale antimafia Pierluigi Vigna e il procuratore generale della Corte d'appello di Torino Giancarlo Caselli. Per entrambi la piaga dei roghi potrebbe nascondere interessi di organizzazioni criminali. ''Se ci sono da fare soldi sporchi - ha detto Caselli - la mafia è in prima fila''.
Dagli Usa, anzi da una località dell'Arizona devastata l'anno scorso da uno dei più violenti incendi mai registrati nella storia americana, il presidente George W. Bush rispolvera una sua vecchia idea: sfoltire il numero degli alberi per evitare che prendano fuoco troppo facilmente.
Una proposta all'esame del Congresso che però suscita non poche polemiche tra ecologisti ed opposizione.
Fonte: Ansa