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Ancora guai giudiziari per Diego Cammarata...

Il sindaco di Palermo è accusato di abuso d'ufficio: nel 2009 avrebbe utilizzato operai della Gesip per ripulire una strada privata prima del battesimo della figlia

17 febbraio 2011

Il sindaco di Palermo Diego Cammarata è indagato dalla procura di Palermo per abuso d'ufficio: fece pulire una strada privata dagli operai della Gesip, società interamente partecipata dal Comune, in occasione del battesimo della figlia, nel giugno 2009. La strada, via Salita del Convento, nel capoluogo siciliano, conduceva alla chiesa di Santa Maria la Reale, dove la piccola è stata battezzata.
Con Cammarata, secondo quanto riportano alcuni giornali locali, sono indagati anche funzionari della Gesip, la società in cui lavora Franco Alioto, lo skipper che sarebbe stato impiegato dal sindaco per la manutenzione della sua barca. La vicenda ha portato all'apertura di un'altra indagine sulla quale il Gup dovrebbe pronunciarsi nei prossimi giorni per l'eventuale rinvio a giudizio.
Cammarata è coinvolto in altre due indagini giudiziarie: una riguarda la gestione della discarica dei rifiuti a Bellolampo e l'altra la mancata attuazione di misure antismog in città. Le indagini sulla pulizia della strada, partite dopo una denuncia presentata alla polizia dai sindacati, sono coordinate dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal pm Laura Vaccaro.

A proposito della notizia di quest'ultima indagine della Procura di Palermo nei confronti del sindaco Cammarata, Antonello Cracolici, presidente del gruppo PD all’Ars, ha detto: "A scanso di equivoci, lo dico subito: credo che Cammarata sia una sciagura per la città di Palermo. Ma dico anche che avviare un procedimento giudiziario perché un sindaco ha fatto pulire una strada, mi sembra un’esagerazione". "E’ evidente – ha aggiunto – che un sindaco non deve in nessun caso abusare del proprio ruolo ma mi pare altrettanto evidente che di questo passo si rischia di perdere il senso della misura: vi sono molte, troppe vicende nelle quali Cammarata ha esercitato male il proprio mandato, e rispetto alle quali sarebbe opportuno andare a fondo. Ma un’indagine per aver fatto pulire una strada, immagino per comprensibili motivi di 'rappresentanza istituzionale', mi sembra troppo". "Nel mare dei guai provocati da questo sindaco – ha concluso Cracolici – la pulizia di una strada è l’ultima delle vicende sulle quali impegnare uomini e mezzi del nostro sistema giudiziario".

 [Informazioni tratte da Ansa, LiveSicilia.it]

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17 febbraio 2011
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