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Ancora qualche sacrificio...

I provvedimenti del governo per far fronte al disastro causato dal sisma in Emilia

31 maggio 2012

Sono state oltre 30 le scosse di terremoto registrate durante la notte nella zona dell'Emilia Romagna colpita in dieci giorni da due violenti sismi di magnitudo 5.9 e 5.8, che hanno causato un totale di 24 morti e circa 14.000 sfollati. Secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), delle scosse registrate dalla mezzanotte alle 5:00 di oggi la più forte è stata in territorio lombardo alle 4:16, con magnitudo 2.7. Il sisma ha avuto ipocentro a 10 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni mantovani di Borgofranco, Magnacavallo, Ostiglia, Pieve di Coriano, Poggio Rusco, Quingentole, Revere, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Serravalle, Sustinente e Villa Poma, di quello veronese di Gazzo e di quello rodigino di Melara.

Il governo, intanto, dopo il Consiglio dei ministri di ieri, ha varato tutta una serie di provvedimenti, attraverso l'applicazione di un decreto legge, per far fronte al disastro causato dal terremoto.
In particolare, spiega il comunicato di palazzo Chigi, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto ministeriale di rinvio dei versamenti fiscali e contributi a settembre e l'applicazione di un decreto legge che prevede: la concessione di contributi a fondo perduto per la ricostruzione e riparazione delle abitazioni danneggiate dal sisma, per la ricostruzione e la messa in funzione dei servizi pubblici (in particolare le scuole), per gli indennizzi alle imprese e per gli interventi su beni artistici e culturali; l'individuazione di misure per la ripresa dell'attività economica. Nello specifico sono previsti un credito agevolato su fondo di rotazione Cdp e sul fondo di garanzia MedioCredito Centrale; la delocalizzazione facilitata delle imprese produttive nei territori colpiti dal terremoto; la proroga del pagamento delle rate del mutuo e la sospensione degli adempimenti processuali e dei termini per i versamenti tributari e previdenziali, degli sfratti; la deroga del Patto di stabilità, entro un limite definito per i Comuni, delle spese per la ricostruzione.
A copertura di questi interventi è stato deciso l'aumento di 2 centesimi dell'accisa sui carburanti per autotrasporto così come l'utilizzo di fondi resi disponibili dalla spending review.

In Cdm è stata inoltre decisa una giornata di lutto nazionale lunedì 4 giugno in memoria delle vittime. Durante la giornata di lutto - spiega Palazzo Chigi - le bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici di tutta Italia saranno esposte a mezz'asta. Si osserverà un minuto di raccoglimento nelle scuole di ogni ordine e grado. Sono inoltre auspicate iniziative autonome da parte delle associazioni di categoria del commercio per la chiusura degli esercizi durante le esequie degli scomparsi e la modifica dei programmi televisivi nella giornata delle esequie.

L'aumento dell'accisa sui carburanti per autotrasporto sarà prevista "fino al 31 dicembre 2012", ha poi spiegato il vice ministro all'Economia Vittorio Grilli aggiungendo che per aiutare i terremotati le rate dei mutui bancari saranno sospese fino a fine dicembre mentre il pagamento dei contributi sarà sospeso fino al 30 settembre.
Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ha chiesto all'Unione Petrolifera di valutare l'opportunità di ridurre il prezzo dei carburanti (al netto delle imposte) per contribuire a farsi carico dell'aumento dell'accisa: "Siamo certi che, in questo momento di emergenza per tanti cittadini e imprese anche le aziende petrolifere, che rappresentano uno dei comparti industriali più importanti a livello nazionale, vorranno fare la loro parte". Rispondendo all'invito di Passera, l'Unione Petrolifera ha sottolineato che ''ogni azienda, nella propria autonomia, non potrà che valutare con la dovuta attenzione''.

E se il leader Cgil Susanna Camusso non condivide la scelta del governo sull'aumento dell'accisa, come anche il Codacons che ritiene "inopportuno" il provvedimento, il governatore dell'Emilia Romagna, Vasco Errani ha specificato che questa decisione "sta dentro uno sforzo che il Paese doveva fare". Dal governo "sono arrivate risposte assolutamente importanti - ha aggiunto Errani, al quale sono stati affidati i compiti di commissario per la Ricostruzione -. Gli italiani capiranno il perché di questo aumento".
''Abbiamo salutato con grande soddisfazione le decisioni del Cdm, perché traducono in atti le decisioni assunte immediatamente dopo il sisma
- ha detto il prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile - Si tratta di atti che avranno effetti importanti perché si tradurranno in fiducia nei cittadini mentre lo sciame sismico continua. La vicinanza delle istituzioni fa bene a questa terra e questa terra se lo merita''.

Intanto anche la Commissione europea "è pronta ad aiutare concretamente l'Italia a fronteggiare le conseguenze" del terremoto. Lo ha assicurato il presidente dell'esecutivo Ue, José Manuel Durao Barroso, in una dichiarazione letta in italiano all'inizio di una conferenza stampa a Bruxelles, durante la quale ha annunciato che domenica si recheranno in Emilia il commissario alla Politica regionale, Johannes Hahn, ed il commissario all'Industria Antonio Tajani.

Il crollo di quei capannoni... - "Tutti si aspettano che noi verifichiamo come sono stati realizzati questi manufatti industriali che sono crollati. Capannoni effettivamente brutti, ma sono stati fatti almeno in modo robusto? Ovviamente non abbiamo nessun indagato, però dobbiamo verificare. Se poi dovessimo accertare che sono stati fatti con prefabbricati al risparmio, allora sarebbe davvero un modo di fare politica industriale sbagliato, perché poi i prezzi che si pagano sono molto più alti del risparmio ottenuto". Il Procuratore di Modena Vito Zincani, un magistrato esperto ha avviato una inchiesta relativa alle vittime dei crolli avvenuti in provincia a causa del sisma. "È una ipotesi che dobbiamo prendere in considerazione, l'ipotesi investigativa su cui dobbiamo esercitarci è questa". "Il terremoto per intensità non è di quelli distruttivi, a detta degli esperti - spiega ancora Zincani -. Difatti la gran parte dei manufatti recenti ha resistito. La domanda è questa: se sono crollati manufatti secolari non possiamo fare niente, ma se sono crollati manufatti costruiti pochi anni fa perché sono crollati? Questa è una ipotesi investigativa che è davanti ai nostri occhi, perché la pianura padana l'abbiamo davanti ai nostri occhi. Questi manufatti industriali come sono stati fatti?".
L'indagine è affidata ai sostituti procuratori Maria Angela Sighicelli e Luca Guerzoni. Le ipotesi di reato, ancora in corso di valutazione, sono omicidio colposo plurimo, lesioni personali colpose - viene valutato anche il disastro colposo - e poi la violazione delle norme edilizie. Per ora i magistrati stanno raccogliendo le informazioni provenienti dalle forze dell'ordine relative alle persone estratte, al luogo dove sono state estratte e all'orario, alla posizione in cui erano. Verranno aperti fascicoli singoli che poi saranno raggruppati in base alla comune localizzazione. "Sarà una indagine molto lunga - dice ancora il Procuratore -, serviranno pure delle perizie tecniche per capire come si è propagata l'onda sismica".

Secondo il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri "i morti dell'Emilia sono morti sul lavoro, per la maggior parte operai ma anche imprenditori". Il ministro, tuttavia, ha detto di non credere che ci siano state forzature per costringere gli operai a tornare al lavoro: "Non credo - ha detto - che ci siano state situazioni di questo genere: molti erano rientrati per recuperare macchinari, ma non entro nei singoli casi, perchè è giusto che lo facciano altri". In ogni caso, per la Cancellieri "si deve tener conto del fatto che quello è un territorio altamente produttivo, con una quantità notevolissima di capannoni presenti e i danni ne hanno toccata una parte, soprattutto i tetti: i capannoni per lo più hanno tenuto. Certamente - ha concluso - sono situazioni che andranno guardate caso per caso". Quanto al rischio di infiltrazioni criminali nella ricostruzione delle zone terremotate, il ministro ha assicurato che "tutto si farà nel rispetto delle normative e dei controlli necessari: sarà fatto un lavoro serio".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, Ansa]

 

 

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31 maggio 2012
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