Ancora roghi in tutta la Sicilia
Nuovi fronti di fuoco nel Palermitano, nel Messinese e nell'Ennese. Fermati quattro piromani
Ancora incendi in Sicilia. Le province più colpite sono quelle di Palermo, Messina ed Enna. Il fuoco ha aperto nuovi fronti a Tusa (Messina) e a Cefalù (Palermo). L'incendio più devastante è quello che, partito dalle campagne di Pettineo, è arrivato in contrada Ippolito. Il sindaco di Tusa, Angelo Tudisca, ha disposto l'evacuazione di case e aziende di allevamento. Decine le persone in fuga dalle fiamme che ora si stano indirizzando verso il litorale.
A Cefalù l'incendio, alimentato dal vento di scirocco, è ripartito in contrada Allegracuore e sta distruggendo boschi e vegetazione mediterranea. Il sindaco Rosario Lapunzina ha chiesto l'intervento di mezzi aerei.
Altri incendi sono divampati a Caccamo e Monreale in provincia di Palermo e nell'Ennese. Un rogo di canneto e sterpaglie ha devastato anche l'intero costone di contrada Vincenzella, quello che si affaccia sulla via Lincoln di Porto Empedocle (Ag). I vigili del fuoco hanno lavorato quasi cinque ore prima di avere la meglio sui diversi focolai.
Un vasto rogo si è sviluppato lungo la linea ferroviaria provocando l'interruzione della circolazione dei treni sulla tratta Palermo-Messina, tra le stazioni di Tusa e Pollina. Il traffico è ripreso dopo circa due ore. I vigili del fuoco hanno rimesso in sicurezza i binari. L'incendio si era sviluppato nella zona di contrada Lotarello.
Un incendio sta devastando il monte Bonifato, nel trapanese, ai cui piedi sorge il comune di Alcamo. Su parte della montagna è stata istituita la riserva naturale bosco di Alcamo. Testimoni dicono che il rogo è immenso e che finora non sono intervenuti mezzi aerei. Due giorni fa un altro rogo era stato spento sullo stesso monte.
Tre persone sono state fermate tra San Mauro Castelverde (PA) e Castel di Lucio (ME) mentre tentavano di appiccare il fuoco in una zona già devastata dagli incendi. I tre sarebbero stati notati da uomini della Forestale e fermati dai carabinieri dopo un tentativo di fuga. Oltre ai tre fermati a San Mauro, i carabinieri hanno arrestato a Montalbano Elicona (ME) un uomo che aveva appena appiccato un incendio. E' un 45enne che ha subito ammesso di avere dato fuoco alle sterpaglie sulla strada provinciale che collega Montalbano a Falcone. Il suo gesto è stato osservato da un testimone che ha subito chiamato i carabinieri. L'uomo, fermato mentre rincasava, ha spiegato che aveva appiccato l'incendio per allargare una zona di pascolo.
"Il Corpo Forestale della Regione, al quale va il mio ringraziamento, ha finora arrestato sette piromani colti in flagrante, una sorta di record negativo perché mai finora si erano raggiunti questi livelli. La Regione si costituirà parte civile in tutti i casi chiedendo pene asprissime per i colpevoli che prevedano il blocco dei beni e lunghi periodi di detenzione". Lo afferma Alessandro Aricò, assessore regionale al Territorio e Ambiente. "Abbiamo mobilitato tutti gli uomini e mezzi disponibili per arginare gli incendi che stanno in questo momento devastando il nostro immenso patrimonio naturale e boschivo delle Madonie e dei Nebrodi", aggiunge. "Purtroppo le condizioni climatiche non ci aiutano - prosegue - il forte vento che in molte zone supera la velocità di 40 nodi non consente le operazioni degli elicotteri antincendio che in alcuni casi sono dovuti rientrare. Abbiamo ricevuto l'assistenza del Centro Operativo nazionale che ha deviato in Sicilia ben otto mezzi aerei come Canadair e Fireboss per contrastare in maniera più efficace l'avanzata delle fiamme. Certamente questo finale di stagione estiva registra un altissimo tasso di piromania che deve essere contrastata con durezza".
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it]