Ancora un Paese a... rate. Nel 2006 in Italia boom di finanziamenti personali per shopping, viaggi, casa e...
Certo, la ripresa economica da tutti osannata e francamente insperata, è roba recente e l'Italia, quindi, ha continuato a vivere a rate. Infatti, secondo i dati dell'Osservatorio di Assofin (Associazione italiana del credito al consumo e immobiliare), resi noti qualche settimana fa, è emerso che lo scorso anno i prestiti personali concessi dalle banche e dalle società finanziarie che erogano credito al consumo, hanno raggiunto quota 13 miliardi e 594 milioni di euro, con un incremento del 24,8% sul 2005. Insomma, anche nel 2006 si è registrato un boom dei finanziamenti personali, confermando da un lato le difficoltà economiche delle famiglie e, dall'altro, una sempre maggiore ''maturità'' finanziaria dei risparmiatori.
Questi finanziamenti sono serviti alle famiglie italiane per pianificare tutta una serie di spese altrimenti irrealizzabili come, ad esempio, la ristrutturazione della casa o un viaggio, oltre naturalmente al più tradizionale acquisto rateizzato, quello dell'auto.
L'importo medio erogato sembra essere passato da 7.596 euro del primo semestre 2002 ai 12.599 euro di gennaio 2007, con durate contrattuali massime che nel giro di pochi anni sono passate da 60 a 84 mesi (rilevazioni di PrestitiOnline).
''Il trend di crescita dei prestiti personali - ha spiegato Umberto Filotto, segretario generale di Assofin - è dovuto alla scelta di molte banche e società finanziarie di ridurre la quota di erogazioni intermediate dai negozi a favore dei prestiti personali che sono in grado di fidelizzare maggiormente la clientela''. Il recente aumento dei tassi di interesse dei mutui ipotecari, ha inoltre reso più appetibili i prestiti personali anche per ristrutturare la casa. Prendendo in considerazione due finanziamenti personali di 30.000 e 50.000 euro della durata di 7 anni e confrontandoli con le migliori offerte presenti sul mercato dei mutui, i costi praticamente si equivalgono.
''Al di là del semplice raffronto tra prestito e mutuo - ha affermato Roberto Anedda, vicepresidente di PrestitiOnline - il prestito offre semplicità e rapidità di erogazione nettamente maggiori rispetto al mutuo e non richiede di accendere alcuna ipoteca sull'immobile, come invece è necessario fare per il mutuo''. Nel 2006 i finanziamenti personali utilizzati per la ristrutturazione delle abitazioni sono risultati pari al 25,3% del totale delle operazioni di credito al consumo.
Altra nuova tendenza, quella del consolidamento dei debiti. L'anno scorso il 4,9% dei prestiti personali è stato utilizzato per riequilibrare la posizione debitoria della famiglia: chi sta già pagando una o più rate mensili per finanziamenti ottenuti in precedenza e deve far fronte ad una spesa imprevista, può richiedere un nuovo prestito personale che gli permetterà di accorpare in un'unica rata mensile il pagamento del debito totale (vecchio e nuovo). Questa rata sarà più leggera per effetto dell'allungamento della durata del prestito.
Prima di richiedere un prestito, comunque, è opportuno mettere a confronto più offerte di finanziamento e considerare l'onerosità complessiva di ciascuna operazione, senza limitarsi alla valutazione della sola rata mensile: soppesare, insomma, il tasso di interesse, le spese di istruttoria, di apertura pratica, di incasso delle rate e i costi di eventuali coperture assicurative. Il tutto rappresentato dal cosiddetto Taeg, ''tasso annuo effettivo globale'' del prestito. [Repubblica.it]