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Ancora una denuncia del Cobas-Codir ...

"Alla Regione siciliana si lavora nel caos: gran parte dei 16 mila dipendenti dell'amministrazione non sa quali compiti svolgere"

17 novembre 2011

Il sindacato autonomo dei regionali Cobas-Codir, sferra un nuovo attacco all'amministrazione siciliana. Secondo il sindacato, in Sicilia gran parte dei 16 mila dipendenti della Regione spesso a fine giornata non sa quali compiti gli saranno assegnati il giorno dopo. In assenza di una pianta organica del personale, e senza carichi di lavoro certificati e prestabiliti, i dipendenti spesso apprendono solo al loro arrivo in ufficio il lavoro che dovranno svolgere quel giorno. Non solo, gli incarichi vengono affidati a voce dal dirigente, insomma senza alcuna disposizione scritta che possa consentire poi di verificare l'effettiva attività svolta e dare seguito a quel sistema del merito che in molti vorrebbero applicare alla pubblica amministrazione.

Per tutto questo il Cobas-Codir ha annunciato una campagna contro l'assenza di programmazione del lavoro alla Regione. Solo in alcuni dipartimenti, come quello dei Beni culturali, "stanno cercando di invertire il trend".
Conseguenza di questa situazione, segnala il sindacato, sono i continui atti d'interpello emanati dai dirigenti in cerca di dipendenti per coprire i buchi d'organico. Ultimo in ordine di tempo è quello del Dipartimento per l'Energia a caccia di 60 dipendenti "per far fronte a esigenze urgenti e straordinarie". E dato che i regionali sembrano non volerne sapere il dipartimento promette "una maggiore quota di trattamento di salario accessorio".
"Il paradosso - sostengono Marcello Minio e Dario Matranga del Cobas-Codir - è che lo stesso dipartimento emana poi la long-list dei consulenti esterni, cui vengono poi affidati incarichi gravando sulle casse pubbliche". Per il sindacato "nessuno è in condizioni di dire al momento quali sono i carichi di lavoro alla Regione, ne i dirigenti hanno il potere di indicare i vuoti d'organico. Da molti anni i governi non convocano le parti sociali su questi temi - sottolineano Minio e Matranga -. L'ultima riunione risale a otto anni fa". In questo quadro, sostiene il sindacato, la legge sulla semplificazione amministrativa, in realtà "sta creando confusione, appesantendo la situazione già critica". Un esempio? "La legge ha assegnato mansioni di pagamento al dipartimento Funzione pubblica col risultato che ci sono gravi ritardi nei tempi di lavorazione dei mandati". [ANSA, Lasiciliaweb.it, LiveSicilia.it]

 

 

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17 novembre 2011
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