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Ancora una morte sospetta, ancora un ospedale siciliano, ancora sospetta malasanità

07 dicembre 2005

Ancora una morte sospetta, ancora un'ospedale palermitano, ancora sospetta malasanità in Sicilia.
Un neonato è stato di nuovo vittima della presunta malasanità siciliana che dalla fine di questa estate ha mietuto negli ospedali siciliani ben undici vittime.
La vicenda si è verificata alla fine della scorsa settimana nell'ospedale Buccheri La Ferla di Palermo, ma è stata divulgata solo nei giorni scorsi. Una bambina è morta per un'emorragia circa 6 ore dopo la nascita. Martina Maria, questo il nome della piccola, era venuta alla luce venerdì scorso in seguito a un parto cesareo.

Il padre, Antonino Rizzuto, un operaio di 37 anni, ha presentato una denuncia alla magistratura. Sostiene che giovedì scorso i medici hanno rimandato a casa sua moglie, Antonella Militello, 33 anni, incinta di 9 mesi e 14 giorni, che lamentava delle perdite. La donna accusava ancora dei malesseri e qualche ora dopo è ritornata in ospedale, dove è stata ricoverata.
La morte della neonata al momento resta un giallo. Dopo il parto, avvenuto alle 4 del mattino di venerdì, sembrava stare bene, ma poco dopo le 10 i familiari si sono accorti che dalla sua bocca fuoriusciva sangue hanno chiamato i sanitari che non hanno potuto che constatare il decesso. Ieri mattina, dall'Istituto di medicina legale, dove è stata eseguita lunedì pomeriggio l'autopsia sul corpicino, precisano che solo l'esame istologico eseguito su tessuti potrà stabilire la vera causa del decesso, non prima di 60 giorni. Dall'Istituto di medicina legale inoltre hanno fatto sapere che ''il sangue fuoriuscito dalla bocca è una conseguenza normale di una fase agonica che precede il decesso. Valuteremo le circostanze che lo hanno provocato in seguito ad un esame più accurato anche sulla placenta, ancora perfettamente integra, fondamentale, in questi casi di morte prematura, per stabilirne le cause. Da un primo accertamento escludiamo si possa trattare di una morte attribuibile alle condizioni di salute della madre''.

Il sostituto procuratore Michele Prestipino ha aperto un'inchiesta. Tra medici e infermieri, sono 19 gli indagati. Hanno ricevuto un avviso di garanzia per potere nominare un medico legale di parte.

La direzione sanitaria dell'ospedale Buccheri La Ferla, in una nota, ha fornito la propria versione sul ricovero della bimba. ''Alle 2.07 del 1 dicembre - si legge nella nota - la donna alla 41/ma settimana di gravidanza, si è presentata presso il nostro pronto soccorso ostetrico dal quale, dopo visita e monitoraggio cardiotocografico, è stata dimessa alle 3.03, in assenza di indicazione a ricovero. La mattina dello stesso giorno alle 11:14 la signora è stata ricoverata per 'rottura precoce delle membrane' e monitorata fino all'induzione del travaglio di parto, iniziata alle 18. Proprio a causa del mancato inizio di travaglio e per le variazione rilevate all'andamento del tracciato cardiotocografico, alle 4,04 del 2 dicembre è stato effettuato il parto cesareo''. ''Il neonato - è ancora scritto nella nota - di sesso femminile, ospitato in osservazione presso la neonatologia dell'Ospedale, dopo circa una ora dalla nascita ha manifestato disturbi di carattere respiratorio ed è stato immediatamente sottoposto a cure intensive presso l'unità di terapia intensiva neonatale. Alle 10:15, nonostante le cure prestate, la neonata è deceduta per arresto cardiocircolatorio. La direzione dell'ospedale, vicina al dolore della famiglia, ha avviato un'indagine interna, ed è fiduciosa nell'operato della magistratura''.

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07 dicembre 2005
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