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Ancora una odissea

Dopo tre giorni in balia del mare in tempesta un barcone con circa 200 migranti a bordo è stato soccroso dall'Italia

26 ottobre 2009

L'Sos è stato lanciato venerdì scorso da Eden Abrahsn, una donna di nazionalità eritrea: un barcone con circa 200 migranti, in navigazione dalla Libia verso le coste siciliane, in difficoltà a causa delle condizioni del mare. La donna, rifugiata politica in Italia, è la moglie di uno degli immigrati presenti sul barcone. La segnalazione è stata girata subito alla centrale operativa delle Capitanerie di Porto che ha intercettato l'imbarcazione nel Golfo della Sirte, a grande distanza dalle acque di competenza italiane. Quindi la segnalazione è stata smistata alle autorità libiche, a quelle maltesi e alle navi in transito nella zona. In particolare è stato dirottato verso l'imbarcazione la petroliera italiana Antignano, una nave  iscritta al compartimento marittimo di Livorno.

Il barcone, raggiunto nella serata di venerdì dalla petroliera italiana ha proseguito lentamente verso nord. La petroliera, lunga 176 metri e 40 mila tonnellate di stazza, per motivi di sicurezza non si è potuta avvicinare al barcone perché avrebbe rischiato di speronarlo. L'equipaggio ha però lanciato viveri e generi di prima necessità agli immigrati. Sabato la centrale operativa delle capitanerie di porto ha nuovamente contattato le autorità maltesi, che però non sono intervenute, pure se il natante aveva ormai raggiunto le acque di competenza maltese. "Le autorità maltesi non si stanno occupando del barcone con 200 migranti tra i quali donne e minori in quanto il comandante della dalla petroliera italiana Antignano che da venerdì sta scortando il barcone è in contatto con le centrali operative delle capitanerie di porto di Roma". Questa la motivazione data dal portavoce delle forze armate maltesi Ivan Consiglio.
La 'carretta', dunque, scortata dalla grande petroliera, ha proseguito lentamente la navigazione verso le coste siciliane.

E la situazione sembra essersi sbloccata stamane con l'intervento italiano. Il barcone, infatti, appena entrato in acque italiane, è stato soccorso dalle motovedette della Capitaneria di Porto. Alle 13 il barcone era a 13 miglia da Capo Passero e non è ancora chiaro se i migranti verranno trasbordati sulle motovedette italiane oppure scortati fino al porto più vicino. "Tutto verrà deciso sul momento – hanno riferito dal comando generale delle Capitaneria di Porto - in base alle condizioni del mare e allo stato di salute degli immigrati”. Si tratta di operazioni molto delicate e dunque le autorità italiane potrebbero anche decidere di trasbordare solo chi ha necessità di assistenza immediata, come donne e bambini che ormai sono al limite delle loro forze.
In mattinata erano stati diversi gli appelli a porre fine a quest’odissea. Tra gli altri il portavoce per l’alto commissariato Onu per i rifugiati Laura Boldrini. "Siamo grati all’equipaggio dell’Antignano che ha prestato assistenza – ha detto - ma ora è necessario sbloccare la situazione e dare assistenza ai migranti tenendo conto che ci sono donne e bambini".

[Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it, Repubblica.it, Corriere.it]

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26 ottobre 2009
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