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Angel - La vita, il romanzo

Primo film in costume per François Ozon. Tra passione, arte e passione per l'arte

05 ottobre 2007









Noi vi segnaliamo...
ANGEL - LA VITA, IL ROMANZO
di François Ozon

Nell'Inghilterra dei primi anni del Novecento, Angel Deverell è una giovane scrittrice che sogna il successo, la fama e l'amore: il destino le darà tutto quello che desidera, compresa una grande dimora ribattezzata Paradise, ma lo scorrere del tempo non la lascerà senza rimpianti...


Tit. Orig. The Real Life of Angel Deverell
Anno 2007
Nazione Gran Bretagna, Belgio, Francia
Distribuzione Teodora Film
Durata 118'
Regia François Ozon
Sceneggiatura François Ozon e Martin Crimp
Tratto dal romanzo omonimo di Elizabeth Taylor
Con Romola  Garai, Lucy  Russell, Michael  Fassbender, Sam  Neill, Charlotte  Rampling
Genere Drammatico, Sentimentale


INTERVISTA A  FRANÇOIS OZON
Angel è tratto da un romanzo di Elizabeth Taylor: perché ha scelto proprio questo libro?
Ho letto il romanzo cinque o sei anni fa tutto di un fiato e ho pensato subito che sarebbe stato il materiale ideale per una grande saga sulla scia dei melodrammi degli anni '30 e '40,  che raccontasse ascesa e caduta di un personaggio fiammeggiante. Mi sono innamorato di Angel, mi ha divertito e affascinato, e mi ha colpito molto profondamente. Così, ho chiesto ai miei produttori di comprare i diritti del libro. Appariva chiaro che il film non potesse funzionare se fosse stato ambientato in Francia, trattandosi di una storia prettamente inglese, nella tradizione delle scrittrici inglesi. Il personaggio della protagonista è ispirato a Marie Corelli, una delle prime scrittrici professioniste, contemporanea di Oscar Wilde e ora dimenticata quasi del tutto anche in patria, malgrado all'epoca i suoi libri fossero particolarmente apprezzati dalla stessa regina Vittoria. Ho ricostruito, così, la parabola discendente di Angel Deverell, ragazza di una piccola cittadina inglese che in maniera del tutto inattesa diventa un fenomeno letterario, autrice di veri e propri best-seller e adorata dal grande pubblico.

Come è stato adattare il libro?
Il mio obiettivo principale era quello di addolcire le caratteristiche di Angel, che nel romanzo era un personaggio spesso grottesco. L'autrice ha una visione piuttosto sardonica di Angel, dei suoi libri e del suo modo di comportarsi: anche se riconosce la sua abilità di scrittrice e la sua ambizione alla fama, la ridicolizza costantemente, descrivendola come una persona stravagante e poco attraente. Nel libro la crudeltà funziona, ma non pensavo che avremmo potuto passare due ore con questo personaggio negativo sullo schermo. Sentivo che era importante che Angel fosse piena di charme, malgrado le sue caratteristiche sgradevoli. Mi venne in mente immediatamente Scarlett O'Hara. Lei è veramente un personaggio che puoi amare e odiare allo stesso tempo. Volevo che Angel si accorgesse dei suoi poteri di seduzione e li usasse in modo particolare nei confronti del suo editore e di Nora. La mia Angel è più manipolatrice di quella del libro, ma in modo giocoso e divertente, non perverso. All'inizio tutti la criticano: la sua insegnante, sua madre, sua zia, la moglie dell'editore. Possiamo dedurre che Angel e il suo lavoro non vengono capiti. Questo ispira simpatia e trasmette curiosità, specialmente quando la vediamo scrivere. Volevo incuriosire il pubblico prima di rivelare, più avanti nel film, che quello che stava scrivendo non poteva essere buona letteratura.

Andrei oltre e direi che siamo attratti dalla sua determinazione nello scrivere e non ci occupiamo di quanto sia valida la sua scrittura.
Noi capiamo che la scrittura di Angel non è brillante solo dopo venti minuti di film, quando lei assiste ad uno spettacolo teatrale tratto da uno dei suoi romanzi. Questa scena è stata inventata per poter vedere materializzata l'essenza della sua scrittura. Ma ho cercato di stemperare la chiara e ridicola assenza di merito letterario con la reazione emozionale di Angel davanti al suo successo. Volevo mostrare la forza creativa di qualcuno che è capace di inventare un mondo immaginario e che prova piacere nel farlo. Non mi interessa quanto sia bravo uno scrittore di romanzi d'amore o di gialli, mi interessano piuttosto la sua energia e la sua ispirazione. Da dove provengono? Come lo pervadono fino all'essenza, confondendo la linea tra realtà e immaginazione? L'arte soffia la vita dentro un artista o gliela succhia via? Quanto si può essere legati alla propria arte?
Angel e Esmè sono completamente differenti, ma sono entrambi legati alla propria arte ed entrambi conducono vite da falliti. Nel caso di Esmè, perché è debole e perde la fiducia nel proprio lavoro. Egli, tuttavia, essendo l'integerrimo artista d'avanguardia, sarà forse quello che verrà ricordato, mentre Angel, che aveva la forza di credere nella propria arte ed era libera dai lacci dell'autocritica, sarà dimenticata. Ciononostante, non si può negare il fatto che Angel abbia colpito i suoi contemporanei e che abbia trovato il modo per farlo.
Allora, cos'è più importante per un artista? Avere fama, fortuna e approvazione durante la vita prima di cadere nell'oblio, oppure stringersi nell'ombra ed avere un riconoscimento solo da morto, come Van Gogh?

Ti senti più vicino ad Angel o ad Esmè?
Il mio problema è quello di essere capace di creare qui e ora. Il mio lavoro potrà superare la prova del tempo? Questa domanda non me la pongo, mi paralizzerebbe. L'arte può oltrepassare i secoli, ma è anche fatta per un consumo immediato. Posso avere attinenza col senso di urgenza di Angel, quello che la spinge a creare. Il suo pragmatismo la porta fuori dalla sua condizione sociale. La sua arte è al servizio della sua vita. Le permette di comprare la sua casa, la mantiene nel lusso, le porta l’uomo che ama e la supporta finanziariamente.

Angel è il tuo primo film in costume: come ti sei avvicinato all’operazione di ricreare un periodo storico?
All'inizio avevo bisogno di realismo, per dare vita al mondo da cui Angel stava cercando di scappare: la cittadina di Norley, con le sue stradine di mattoni rossi, la drogheria, sua madre... Quando Angel si trasferisce a Paradise House, però, i riferimenti storici e il realismo spariscono. Improvvisamente, potevamo fare quello che volevamo con le decorazioni e i costumi. Eravamo liberi di entrare nel mondo immaginario di Angel, immergerci in esso e condividere il suo cattivo gusto da bambina, che ci ricorda il castello di Baviera di Luigi II. Quando stavamo cercando fondi in Inghilterra, nessuno capiva perché un regista francese volesse girare un film inglese in costume: ce n'erano già così tanti in televisione! I film in costume sono considerati datati e accademici, ma io volevo rompere uno stereotipo. Mi sono preso qualche libertà rispetto ai suggerimenti offerti dal mio consigliere inglese. Per esempio, al funerale di Esmé la cassa è aperta, secondo una tradizione mediterranea che sarebbe impensabile nell'Inghilterra edoardiana e protestante. Tuttavia, ho scelto ugualmente di girare la scena in questo modo, perché questo è il mondo di Angel, e lei non si preoccupa delle convenzioni sociali: Angel va oltre i codici, reinventa costantemente la sua realtà e questo è il suo meccanismo di sopravvivenza.

Filmografia essenziale di François Ozon
2006
- Un lever de rideau
2005 - Il tempo che resta (Le temps qui reste)
2004 - CinquePerDue - Frammenti di vita amorosa (5x2 cinq fois deux)
2003 - Swimming Pool
2001 - 8 donne e un mistero (8 femmes)
2001 - Sotto la sabbia (Sous le sable)
1999 - Gocce d'acqua su pietre roventi (Gouttes d'eau sur pierres brûlantes)
1999 - Amanti criminali (Les amants criminels)
1998 - Sitcom
1997 - Regarde la mer

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05 ottobre 2007
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