Anno nuovo, nuovi obiettivi per il Consorzio del Pomodoro di Pachino
Difesa della qualità, aumento della sostenibilità e consolidamento della coesione delle aziende del Consorzio
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È tempo di bilanci e nuovi obiettivi per il Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino IGP che, nonostante le difficoltà della congiuntura economica, nel 2021 ha portato a casa importanti risultati.
Dall'avvio di prestigiose collaborazioni con l'Università degli Studi di Catania e quella con l'ente SATA, che opera per certificare sicurezza e igiene in tutti i soggetti della filiera agroalimentare, al riconoscimento del Premio Organizzazione Agroalimentare e Agroindustriale dell'anno 2021, assegnato dalla Rassegna di giornalismo agroalimentare e agroindustriale pro Sud.
Con queste ottime premesse si apre il 2022: "Un anno molto importante per il Consorzio - spiega il presidente Sebastiano Fortunato - perché il 31 agosto il nostro ente di tutela festeggerà vent'anni di attività. Un "compleanno" che ci motiva a lavorare sempre di più sul valore intrinseco del prodotto, per fornire al consumatore finale garanzie di costante aderenza alle sue attese".
"Per rafforzare la reputazione dell'IGP stiamo andando - attraverso un sistema di certificazioni e monitoraggi - sempre più verso un'adeguata omogeneità della qualità, che è parte della promessa che facciamo ai nostri consumatori - prosegue Fortunato - Abbiamo attivato nuovi controlli per presidiare, sviluppare e innovare i processi aziendali e i loro prodotti e lavorare sempre più a un marchio collettivo patrimonio di tutti". Da qui la richiesta di attenzione del presidente Fortunato, indirizzata alle istituzioni.
L'impegno del Consorzio è poi sempre più in direzione della sostenibilità, sottolinea Sebastiano Barone, tecnico del Consorzio, in un'ottica di risparmio energetico ed economia circolare. Due principi fondamentali, e ormai imprescindibili, per prevenire la produzione di rifiuti e massimizzarne il recupero, il riutilizzo e il riciclo.
Occorre infatti ricordare che diverse aziende dell'ente da anni aderiscono al Disciplinare di produzione integrata della Regione Sicilia ed a partire dal 2022 alla misura SQNPI e che il Consorzio ha avviato non solo un percorso di certificazione Carbonfoot Print per la misurazione dell'impronta di CO2 nelle serre fredde mediterranee, caratterizzate da un basso imput energetico, grazie alla luce che a Pachino raggiunge i livelli di intensità e di durata più elevati d'Europa e le temperature miti che non richiedono la necessità di riscaldamento, ma anche di completa tracciabilità del sistema produttivo attraverso la Blockchain.