Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Anno scolastico con dissenso

Il ministro Gelmini taglia e ritaglia, insegnanti, alunni e genitori protestano

16 settembre 2008

L'anno scolastico 2008/09 ha debuttato accompagnato dalla protesta contro il piano di riforma elaborato dal ministro Mariastella Gelmini. E' stata infatti Lei ad essere il target prediletto della prima giornata di scuola. Un inizio che ha visto maestre e maestri di tutta Italia schierati sul piede di guerra. In modo silenzioso ma altamente simbolico hanno infatti indossato un nastro nero legato al braccio oppure si sono vestite e vestiti di scuro in segno di lutto. Perché a loro avviso con l'attuale riforma a morire è proprio la scuola (LEGGI).

Una protesta che alla diretta interessata, ovviamente, non è piaciuta: "E' vergognoso strumentalizzare i bambini per cavalcare proteste che sono solo politiche", ha detto la Gelmini. "Per tutti i bambini - ha continuato - il primo giorno di scuola è una festa, un momento di gioia e allegria, non certo un'occasione per terrorizzarli. La scuola non può essere utilizzata come un luogo di battaglie politiche".
A Roma, l'assessore alle politiche scolastiche del Comune, Laura Marsilio, si è augurata che vengano presi provvedimenti verso i contestatori: "Abusano del loro potere", ha detto la Marsilio riferendosi agli insegnanti in protesta, augurandosi  che in quanto "dipendenti ministeriali", vengano puniti. "L'ufficio scolastico provveda in tal senso", ha esortato l'esponente romana.
Solidale con la protesta l'opposizione. La responsabile ombra del Pd per le Politiche giovanili ha accusato il ministro Gelmini e il governo di "distruggere il sistema scolastico italiano" a causa dei "tagli durissimi" imposti al settore. "Ipotecate il futuro dei bambini", ha detto senza mezzi termini Pina Picierno, definendo la squadra di Berlusconi come "ladri di futuro" e il piano della Gelmini come una "riforma gambero" con cui "l'Italia si muove arretrando".
Per Silvana Mura, Idv, quello che preoccupa è che "il governo sta demolendo la scuola italiana", mettendo "in mezzo ad una strada 200 mila precari", riducendo "la qualità dell'insegnamento della scuola primaria, che eliminerà inevitabilmente il tempo pieno scaricando ulteriori costi sulle famiglie".

Il piano dei tagli alla scuola del ministro Gelmini è comunque già pronto. Verrà presentato venerdì 19 settembre ai sindacati della scuola. Piano che annucia tempi duri per chi frequenta le scuole materne ed elementari. Per quella dell'infanzia l'orario verrà ridotto a 24 ore a settimana con una sola maestra. Oggi le maestre sono due e assicurano 40 ore a settimana. In sostanza, tutti a casa a mezzogiorno e mezzo. Però con le maestre di ruolo in esubero potrà essere esteso il servizio. Stessa musica per le elementari con qualche variazione sullo spartito. Il principio base è: maestro unico e 24 ore a settimana. Ma se le famiglie lo richiedono alla scuola l'orario potrà essere prolungato a 27 o 30 ore, a condizione però che l'organico lo consenta. Peccato che il numero degli insegnanti venga stabilito sull'orario base, cioè 24 ore.

Nello "Schema di piano programmatico del Ministero dell'Istruzione di concerto con il Ministero dell'Economia" c'è di tutto: considerazioni pedagogiche, tabelle, numeri, proiezioni. Il ministro Gelmini insiste: il maestro unico rafforza il rapporto educativo tra docente e alunno e tra maestro e famiglia. "Nell'arco tra i 6 ed i 10 anni si avverte il bisogno di una figura unica di riferimento - si legge nel piano - con cui l'alunno possa avere un rapporto continuo e diretto". C'è però qualcosa che non va: nel decreto approvato dal governo, il maestro unico è previsto solo nelle prime tre classi delle elementari.
"Ci sono molte cose che non si comprendono - commenta il segretario nazionale della Cgil Enrico Panini - nelle tabelle si parla di 10 mila tagli per i maestri, ma si tratta solo del primo anno, nell'arco dei 5 anni diventeranno 50 mila. Poi non è mai citato il tempo pieno. Anche per medie e superiori vengono tagliate le ore, ma quali materie subiranno un ridimensionamento? La Gelmini ce lo faccia sapere".

Cosa succederà alle scuole medie inferiori? Solo nel prossimo anno scolastico, con la riduzione dell'orario settimanale da 32 a 29 ore, secondo il ministero 10.300 insegnanti dovranno fare i bagagli. E che fine farà il potenziamento dell'insegnamento di italiano, matematica e lingua inglese?
A dire il vero, sul tempo prolungato alle medie inferiori qualche problema esiste. Ci sono scuole che fanno un orario di 36 ore a settimana pur non disponendo di servizi e strutture in grado di assicurare le attività alternative nel pomeriggio. Alle superiori, comunque, la mazzata colpirà soprattutto gli istituti tecnici e professionali. Quattro ore in meno a settimana, compresi i laboratori.
Troppe ore di lezione rispetto altri paesi europei, come afferma il ministro? "Fandonie. Esempio di incompetenza o malafede - commenta il professor Benedetto Vertecchi, ordinario di Pedagogia sperimentale a Roma Tre e consulente dell'Ocse - si gioca sul numero di ore di lezione all'anno, mentre negli altri paesi è l'orario scolastico complessivo a valere: cioè le ore pomeridiane di laboratorio di matematica e scienze che da noi non esistono".

[Informazioni tratte da AprileOnline.info, Repubblica.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

16 settembre 2008
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia