Annullato il ricorso esposto dagli ambientalisti al Tar della Sicilia, contro l'incostituzionalità del Ponte sullo Stretto
''Una questione inammissibile''
''La questione è inammissibile''. E' stata questa la risposta data dalla Corte costituzionale al Tar della Sicilia che chiedeva fosse dichiarata l'incostituzionalità di alcune norme relative alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, rinviando il caso per competenza al Tar del Lazio.
Con una tale decisione della Consulta, annunciata ieri dopo l'udienza che si è tenuta il 25 gennaio, si allungano i tempi di una soluzione al ricorso presentato più di un anno fa dagli ambientalisti per bloccare la costruzione del ponte.
Con una ordinanza depositata ieri in cancelleria la Corte ha dichiarato "l'incompetenza per territorio" del giudice amministrativo locale a sollevare la questione di costituzionalità delle leggi 443 del 2001, 166 e 190 del 2002 in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici, nella parte in cui - questa l'accusa che era stata formulata - non prevedono adeguate forme di partecipazione dei Comuni e delle Città metropolitane alla approvazione dei progetti preliminari delle opere previste.
Il Tar della Sicilia (sezione di Catania) aveva prospettato i dubbi di incostituzionalità nel corso di un giudizio promosso da alcuni cittadini di Messina, dalla Federazione dei Verdi e dall'associazione Italia Nostra, contro la delibera del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) di approvazione del progetto preliminare del ponte, nonché contro la valutazione di impatto ambientale formulata dalla Commissione speciale V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale) e contro gli atti ministeriali, i pareri, le intese delle Regioni Sicilia e Calabria in ordine alla localizzazione dell'infrastruttura. Nella sostanza i ricorrenti si sono rivolti alla magistratura amministrativa sostenendo che ai rappresentanti degli enti locali direttamente interessati da una infrastruttura non è assicurata la partecipazione attiva all'assemblea del Cipe per l'approvazione del progetto preliminare.
La Consulta, non entrando nel merito né di questa né di altre accuse, hanno dichiarato che ''il fatto che il Tar della Sicilia non sia competente a decidere è reso evidente dal fatto che si tratta di esaminare un progetto per la realizzazione di un'opera di collegamento viario tra due regioni, la Sicilia e la Calabria, e come tale ad efficacia ultraregionale".