Antonio Ingroia va ad Aosta...
La decisione del Csm ad Ingroia è sembrata una "scelta punitiva"
L'ex pm di Palermo Antonio Ingroia è stato trasferito alla procura di Aosta come sostituto. Lo ha deciso ieri il plenum del Consiglio superiore della magistratura con 19 voti a favore e 7 astenuti. Si è quindi preferito derogare alla circolare del Csm che stabilisce che chi si candida non può tornare a fare il pm che non alla legge sul sovrannumero, visto che al tribunale di Aosta Ingroia sarebbe in sovrannumero, mentre in Procura c'è un posto.
Aosta è l'unica circoscrizione in cui Ingroia - che ha preso parte alle elezioni di febbraio con Rivoluzione civile - non si sia candidato e quindi l'unica in cui potrebbe riprendere la sua attività di magistrato.
L'ex pm aveva inviato al Csm una richiesta per essere ascoltato sulla questione del trasferimento ad Aosta ma il plenum del Consiglio è passato direttamente al voto che ha decretato lo spostamento del magistrato alla procura aostana.
Antonio Ingroia ha risposto a caldo riguardo la decisione del Csm. "Dimissioni imminenti? Direi di no. Magari qualcuno lo vorrebbe e non l'ho fatto finora per non dare questa soddisfazione. Il punto è se permarranno condizioni per svolgere il mio ruolo con la toga in modo dignitoso, facendo ciò che so fare, non ciò che non so fare".
Ingroia ha parlato poi di scelta "dal sapore punitivo". E a chi lo accusa di essersi preso gioco delle istituzioni, risponde: "Come tutti gli uomini delle istituzioni sono stato io usato dalle istituzioni e l'ho fatto con massima dedizione e rispetto, con quell'attaccamento alla toga per cui mi è sempre venuto difficile distaccarmene definitivamente". "Ho fatto per 25 anni il magistrato in Sicilia, in trincea, sempre scortato: la decisione del Csm è ingenerosa, visti i tanti magistrati che sono stati abbondantemente autorizzati agli incarichi più diversi, negli organismi pubblici più disparati". Inoltre, secondo l’ex pm palermitano quello del Csm è stato "un rifiuto un po' sprezzante di ascoltare le mie ragioni: meritavo questa minima attenzione, credo. Né si sono prese in considerazione vie d'uscita che avevo proposto, come l'incarico offertomi da Crocetta per Riscossioni Sicilia. Questo indica che avevano già una decisione in testa e intendevano scartare le opzioni che avrei sottoposto, opzioni praticabili che consentivano di mettere a frutto la mia esperienza".
"Se andrò in Val D’Aosta, sarà solo per fare passeggiate in montagna" - L'intervista ad Ingroia di Fascio & Martello
Dopo che la terza sezione del Csm ha detto di no all'unanimità al suo incarico presso Riscossione Sicilia, si sente un po' più solo? Questa una delle domande poste ad Antonio Ingroia, dal sito palermitano www.fascioemartello.it, alla quale il Pm ha risposto: "Diciamo che non è una novità, la solitudine mi ha accompagnato in tutti gli anni in cui da pm ho fatto indagini scomode e quindi non mi impressiona più di tanto, quello che mi colpisce è una decisione nella quale il Csm ha smentito tanti precedenti, ha smentito alcune regole persino del principio base sul quale il Consiglio superiore della Magistratura dovrebbe riformarsi, cioè quello di valorizzare al massimo le potenzialità di cui deve disporre, in questo caso io ho fatto 25 anni di impegno in Sicilia nell'antimafia, mandarmi ad Aosta - ha aggiunto Ingroia - non mi pare esattamente in linea con la mia storia."
Davanti alla possibilità di dimettersi Ingroia ha risposto "non è ancora il momento delle dimissioni, però sono sempre convinto che ad Aosta andrò solo in villeggiatura, per fare passeggiate in montagna e quindi cercherò con i rimedi a disposizione di contrastare questa decisone del Csm che ritengo ingiusta e ingenerosa".
L'intervista video completa, on line su www.fascioemartello.it