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Anziana muore di crepacuore dopo uno scippo. E' successo a Messina

Dopo la morte di Rosa Santoro, 68 anni, il sindaco di Messina pensa alla possibilità di istituire le ronde

07 settembre 2009

E' morta di crepacuore per la paura provocata dal furto della borsa - la cui dinamica è ancora di ricostruire -, Rosa Santoro, 68 anni, donna energica che da 40 anni gestiva il suo bar-pasticceria molto noto e non solo a Messina.
L'aggressione, avvenuta venerdì sera nella strada dove la donna abitava, ha destato scalpore nella città dello Stretto e il sindaco Giuseppe Buzzanca ha annunciato che rifletterà seriamente sulla possibilità d'istituire le ronde: "E' veramente molto grave quanto è accaduto - ha detto - e questo ci deve fare riflettere sulla necessità di un maggiore raccordo tra tutte le forze di polizia per nuovi interventi mirati. Ho già parlato con il prefetto di Messina dell'eventualità di portare avanti anche qui l'ipotesi delle ronde e penso sia arrivato il momento di riprendere questa discussione". "Al più presto - ha detto ancora Buzzanca - chiederò al prefetto di organizzare un incontro con tutte le forze dell'ordine e valutare l'organizzazione delle ronde a Messina".

Il comandante dei carabinieri, colonnello Maurizio Detralmo Mezzavilla, ha detto: "Impegneremo tutte le nostre forze per rintracciare i colpevoli. Siamo vicini ai familiari della donna deceduta dopo un furto". Gli investigatori stanno ascoltando diverse persone che si trovavano nella zona dov'é avvenuto lo scippo e che potrebbero aver visto qualcosa. Un aiuto potrebbe giungere anche dalle immagini registrate dalle telecamere di alcune banche che si trovano nei paraggi. Rimane ancora da accertare la dinamica del furto.
Intanto il sostituto procuratore di Messina, Fabrizio Monaco, ha aperto un fascicolo contro ignoti per la morte di Rosa Santoro. I militari dell'Arma hanno lanciato un appello chiedendo a chi ha visto qualcosa di andare a testimoniare in caserma. Finora le testimonianze raccolte non hanno fornito elementi utili all'indagine.
Sembra certo che Rosa Santoro sia stata aggredita da un giovane in via Canova, la strada dove abita. La donna poi è entrata in una tabaccheria, gestita da un suo vicino di casa, chiedendo aiuto affannosamente e dicendo di essere stata derubata. Poi si è accasciata ed è morta proprio davanti l'entrata del negozio. I carabinieri escludono che la vittima avesse nella borsa una somma consistente.

Tutti a Messina conoscevano il bar e la sua titolare madre di due figli Orazio e Lino e vedova da qualche anno. Il bar è un punto di riferimento per i messinesi per i prelibati gelati e per l'ottima pasticceria. Sono tanti poi i turisti in giro per la città che si fermano a prendere qualcosa ai tavoli che si trovano a Piazza Cairoli nel cuore della città. "Conoscevo molto bene la signora Santoro - dice Roberto Corona, direttore della Confcommercio di Messina e deputato regionale Pdl - Con lei c'e sempre stato un rapporto di grande stima, rispetto e amicizia. Era una donna battagliera che tra l'altro ha anche fatto sindacato con la nostra associazione nel Fipe battendosi per i diritti degli esercenti. Era molto benvoluta in città perche era una persona amabile e anche un'ottima manager che si era fatta da sé. Ora anche se il bar lo gestivano soprattutto i figli e lei era in pensione, spesso era presente per scambiare una parola con i clienti con molti dei quali era amica".
I funerali di Rosa Santoro si svolgeranno oggi nella chiesa di San Giuliano a Messina.

[Informazioni tratte da Ansa.it, La Siciliaweb.it]

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07 settembre 2009
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