Appalto illegale alla Pubbliservizi
A giudizio l'allora presidente della Provincia Lombardo e l'ex cda Sac. Avrebbero pilotato l'assegnazione della pulizia dell'aeroporto
L'ex cda della Sac del quale faceva parte anche l'ex governatore Raffaele Lombardo in qualità di presidente della Provincia di Catania, è stato rinviato a giudizio dal gup Francesca Cercone per abuso d'ufficio in concorso in merito all'affidamento, nel 2007, del servizio di pulizia dell'aeroporto di Catania. Secondo le accuse, il servizio sarebbe stato affidato violando la legge che imponeva "la procedura della gara aperta ristretta o negoziata ovvero mediante dialogo competitivo".
I componenti del cda avrebbero affidato con una delibera del 7 maggio 2007 l'appalto alla Pubbliservizi spa, azienda partecipata della Provincia, tramite la cosiddetta procedura 'in house', una deroga alla regola generale degli appalti a privati prevista dalla legge ma solo da parte di un ente locale. I componenti del cda avrebbero procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale alla Pubbliservizi affidando 'direttamente' l'appalto per la pulizia dell'aeroporto all'azienda partecipata per un importo, tra l'altro, superiore al limite di prezzo stabilito. Tutto questo impedendo alle imprese concorrenti di partecipare a una gara che non venne mai bandita.
Pubbliservizi ottenne l'affidamento diretto dell'appalto per un importo previsto di 630 mila euro (con possibilità di proroga triennale), superiore al limite di legge stabilito in 422 mila euro. La prima udienza del processo è stata fissata per prossimo 28 giugno davanti al tribunale di Catania. Assieme con Raffaele Lombardo sono stati rinviati a giudizio, con la stessa accusa, Stefano Maria Ridolfo (presidente pro tempore del cda), i componenti del cda Michele Sineri, Alfio D'Urso, Sebastiano Paladino, Giuseppe Gitto (in qualità di presidente pro tempore), Giacomo Di Blasi, direttore generale della Pubbliservizi spa.
Fonte: lasiciliaweb.it