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Appello della LAV affinché venga fermato l'ennesimo palio assassino, il 'Palio di Santa Venera' ad Avola (SR)

03 luglio 2006

Fra pochi giorni, se non vi sarà un intervento della Prefettura, ad Avola (Siracusa) si terrà un'altra corsa di cavalli su strada, chiamata ''Palio di Santa Venera'' e maldestramente giustificato come ''avvenimento tradizionale''.
Nell'edizione dello scorso anno si registrò una denuncia per maltrattamento di un cavallo seviziato e trattato brutalmente (legato per la lingua con una corda dal suo artiere che così lo stava facendo partecipare alla corsa) e gravissimi problemi di ordine pubblico (una fantina ricoverata in prognosi riservata perché aggredita selvaggiamente da due ''rivali'' muniti di frustino e di una catena metallica!), che portarono alla sospensione della gara. Durante le prove a cronometro, inoltre, altri episodi avevano confermato la pericolosità della corsa ed i maltrattamenti subiti dagli animali: due cavalli, imbizzarriti per lo stress, avevano disarcionato i fantini nelle gabbie di partenza facendoli sobbalzare dalla sella.

La LAV rinnova pertanto la richiesta al Prefetto di Siracusa di vietare questa folle corsa, che costituisce un'intollerabile forma di sfruttamento dei cavalli, costretti a correre in un circuito stradale urbano evidentemente pericoloso. I cavalli non sono animali usa e getta da utilizzare in palii o oltre feste paesane. E' vero, i cavalli amano correre, ma su terreni idonei; e non va dimenticato che la sfida per la vittoria - nei palii come negli ippodromi - è un'invenzione tutta umana, con risvolti anche economici che fanno passare in secondo piano il bene dell'animale.
Si apprende che per questo palio sulla pista verrà sparso uno strato di sabbia marina del tutto inadatta e non qualificabile come ''materiale idoneo ad attutire i colpi degli zoccoli dei cavalli'', come richiesto dalla legge. Anche quest'anno, quindi, la LAV si riserva di segnalare preventivamente e formalmente alla Prefettura ed al Servizio Veterinario dell'ASL i problemi di sicurezza per animali, fantini e pubblico, al fine di impedire lo svolgimento di una manifestazione chiaramente vietata dalla legge n.189 del 2004 sui maltrattamenti di animali.

Tutte le corse di cavalli nei palii siciliani (ormai concentrate solo nell'area iblea perché vietate dalle Prefetture del resto della Regione) sono un dramma per i cavalli: poche settimane fa un cavallo è morto durante il palio di Floridia (SR), facendo inorridire tutta Italia; nel 2003, proprio ad Avola, ne è morto uno in fase di partenza pur in presenza di sabbia sulla pista... Ormai è intollerabile assistere ai cavalli che continuano ad azzopparsi ed a morire nei palii: questo è un fatto e non un dubbio, non occorrono particolari cognizioni tecniche per capire che un qualsiasi percorso urbano è la causa principale del massacro dei cavalli.
La LAV auspica che il Prefetto di Siracusa intervenga subito con un provvedimento di pubblica sicurezza, a tutela della legalità e del benessere degli animali; la LAV contesta e si oppone ad ogni forma di sfruttamento e di maltrattamento degli animali, per cui non può accettare alcuna manifestazione che, come il Palio S. Venera, si traduca in una sofferenza per i cavalli impiegati. Meritano cenno, infine, le importanti decisioni dei Prefetti di Palermo, Trapani, Caltanissetta e Agrigento che hanno stabilito il divieto di corse di cavalli in ambiti urbani, rilevando come ''tale tipo di manifestazioni richiama la presenza di pregiudicati i quali, spesso, all'insaputa degli stessi organizzatori, alimentano il mercato delle scommesse clandestine gestite dalla criminalità organizzata locale con il benestare delle famiglie mafiose reggenti''.

INFO
LAV Sicilia: Tel 333.2210604 - 347.7028904
  
www.lavpalermo.it
www.lav.it

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03 luglio 2006
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