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Approvato il Dpef 2013/2017

Il Documento di programmazione economico e finanziaria ha finalmente superato l'esame all'Ars

07 febbraio 2013

L'Assemblea regionale siciliana ha approvato il Dpef 2013/2017: dopo tre tentativi andati a vuoto per mancanza del numero legale, al quarto tentativo il Documento di programmazione economico e finanziaria ha superato l'esame dell'Ars.
La votazione è avvenuta per "alzata e seduta" dei deputati. "Lo prevede il regolamento - ha detto il presidente Giovanni Ardizzone rispondendo ad alcuni deputati che contestavano il meccanismo di voto - se qualcuno avesse voluto avrebbe potuto richiedere la votazione per appello nominale, ma nessuno lo ha fatto".
Il presidente Ardizzone poi, incontrando i giornalisti al termine della seduta, ha detto: "E' stato un voto sofferto, quindi più bello. In un certo senso è stato anche una prova generale di quello che sarà il dibattito sulla prossima finanziaria".

A votare contro il Documento di programmazione economica e finanziaria, oltre Pdl, Cantiere Popolare, Grande Sud, Partito dei Siciliani, i deputati del gruppo Lista Musumeci. "Coerentemente con le posizioni assunte la scorsa settimana, abbiamo ritenuto di confermare il nostro voto contrario - hanno sottolineato - rispetto a un documento privo di contenuti concreti e schizofrenico".

Nel documento sono state inserite, con un emendamento dei deputati agrigentini Lillo Firetto (Udc) e Giovanni Panepinto (Pd), l'avvio dei lavori della Palermo-Agrigento e il completamento da Agrigento a Misilmeri nonché la progettazione dell'asse viario Gela-Sciacca e la "dorsale" montana che collega la SS 118 alla SS 115 (la cosiddetta "Mare-monti") ed il completamento dello scalo marittimo di Porto Empedocle relativamente al banchinamento crocieristico.
"Con questo emendamento - ha commentato Firetto - si impegna il Governo regionale nella realizzazione di opere strategiche per la Sicilia che contribuiranno al processo di sviluppo del territorio agrigentino".

Nei giorni scorsi per tre volte era mancato il numero legale, perché i deputati del MoVimento 5 Stelle chiedevano rassicurazioni sul no al Muos. E ieri non sono mancate le scintille tra Crocetta e i deputati a cinque stelle. "I grillini se pensano di mettere il governo in difficoltà sono fuori strada, non siamo sotto scopa - aveva affermato Crocetta -. Fare mancare il numero legale all'Ars sul Dpef è una prova di grande immaturità. Che vuol dire che aspettano la revoca del Muos prima di votare il Dpef? Non siamo alle elementari o all'asilo".
I deputati 'cinquestelle' aspettano copia del provvedimento di revoca delle autorizzazioni per il Muos annunciato l’altro ieri dal governatore (LEGGI). E a proposito del Dpef, Crocetta ha detto: "Potevamo non portarlo in aula, ma l'abbiamo fatto per una questione di trasparenza, possiamo anche ritirarlo: ma un documento va approvato o respinto".

"Proprio perché siamo adulti e non bambini dell'asilo, oggi voteremo il Dpef. Sarebbe stato onorevole per il presidente Crocetta, che nel Nisseno ha ottenuto molti voti, partecipare alla riunione di ieri sul Muos con le commissioni Ambiente e Salute, piuttosto che recarsi a Palazzo dei Normanni questa mattina per presentare in conferenza stampa la sua lista per le politiche", aveva replicato il presidente della commissione Ambiente dell'Ars, Giampiero Trizzino (M5S). "Quella che Crocetta - ha aggiunto - ha definito bambinata pende sulla testa degli abitanti di Niscemi".

L’assessore Bianchi: "Ora intesa su fondi Ue" - Al termine della seduta che ha visto l'approvazione del Dpef 2013/2017, l'assessore all'Economia Luca Bianchi ha parlato con la stampa."Per approvare il Dpef c'è voluto più tempo del previsto, ma l'importante adesso è andare avanti. Le emergenze da affrontare sono tante, c'è bisogno di spirito di collaborazione e di un clima istituzionale più sereno. Ci sono battaglie che riguardano tutti, a cominciare da quella dei fondi europei". Lo ha detto a proposito del livello di spesa del Fesr 2007/2013 (pari ad appena il 18% del totale alla fine del 2012) emerso nel corso di un incontro sulla riprogrammazione fra la Regione e le parti sociali, Bianchi ha detto: "Il livello di spesa dei fondi Fesr è minimo ma ancora 'compatibile', adesso però abbiamo l'obbligo di accelerare. La battaglia fondamentale è quella sul Patto di Stabilità: dobbiamo ottenere la deroga per la spesa dei fondi strutturali. Il programma scade del 2013 - ha aggiunto - ma abbiamo due anni in più di tempo: in tutto, dunque, abbiamo tre anni. Ma ripeto, dobbiamo imprimere un'accelerazione nella spesa".

"Quando discuteremo la finanziaria spero ci sia un clima sereno, anche perché non sarà una finanziaria come le altre: gli spazi di spesa saranno ridotti, servirà senso di respoinsabilità da parte di tutti i gruppi parlamentari. Per capirci: non potremo impantanarci in aula sulla 'Tabella H', anche perché la 'Tabella H' non c'è più".
Infine, a quanti gli hanno chiesto un commento sulla richiesta fatta del deputato-questore Paolo Ruggirello (Lista Musumeci) al governatore Crocetta di ridurre le indennità degli assessori tecnici equiparati ai parlamentari, Bianchi ha risposto. "Le indennità degli assessori sono legate a quelle dei parlamentari regionali: non capisco il problema, se si ridurranno queste ultime, saranno ridotte anche le nostre".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it]

- La protesta del M5S all'Ars (Guidasicilia.it, 30/01/13)

- Ancora a vuoto la seduta all'Ars per il Dpef (Guidasicilia.it, 31/01/13)

 

 

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07 febbraio 2013
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