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Arrestato "Pippu u maritatu"

Blitz contro i Cursoti: venti arresti a Catania, tra cui Giuseppe Garozzo, storico boss del clan

09 maggio 2012

Venti persone, compreso lo storico boss del clan dei Cursoti, Giuseppe Garozzo, 63 anni, noto come 'Pippu u maritatu' (Pippo lo sposato, ndr), sono state arrestate ieri dalla squadra mobile della Questura di Catania nell'ambito di un'operazione antimafia coordinata dalla Dda della locale Procura della Repubblica. Un provvedimento è stato eseguito anche in Piemonte dove il gruppo aveva una base logistica.
Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, estorsione, traffico di stupefacenti, e detenzione di armi da guerra. Secondo quanto emerso dalle indagini della squadra mobile della Questura di Catania, il boss Garozzo, scarcerato alla fine del 2010 dopo quasi 18 anni trascorsi in carcere, stava tentando di riorganizzare la cosca dei Cursoti che era stata decimata durante il periodo della sua detenzione. Il ritorno in campo del vecchio capomafia non è stato gradito da esponenti di clan rivali che nel giugno del 2011 hanno tentato di ucciderlo, ferendo lui e un'altra persona, in un agguato.

Garozzo, è considerato dagli investigatori capo indiscusso di una delle più sanguinose frange del clan dei Cursoti, quella di Catania. Era separata dall'ominimo gruppo di Milano capeggiato da Luigi 'Jimmy' Miano. Garozzo fu arrestato il 27 novembre del 1991 in Germania in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere della magistratura di Catania. Imputato in più processi ai Cursoti di Torino, il boss si era reso irreperibile dopo essere stato scarcerato nel novembre del 1990 per decorrenza dei termini di carcerazione.
'Pippo u maritatu' è indicato come uno dei promotori della faida mafiosa iniziatasi nel 1991 a Catania, che causò in tre anni circa 300 morti ammazzati nella contrapposizione tra clan per il dominio nella gestione degli affari criminali in città. Dopo il suo arresto in Germania, all'interno del clan dei Cursoti vi fu una sanguinosa guerra interna per il controllo del gruppo che fece registrare diverse diecine di omicidi. In Germania Garozzo avrebbe ferito con diversi colpi di pistola una poliziotto durante una rapina a un banca.
Ma dopo 20 anni, larga parte dei quali trascorsi al regime di carcere duro dell'art. 41 bis, Garozzo era uscito dal carcere e, secondo la Procura di Catania, subito avrebbe tentato di riorganizzare lo storico gruppo dei Cursoti per riprendere il controllo criminale della città. Il suo ritorno avrebbe creato malumori tra i clan emergenti di Catania e per questo l'11 giugno del 2011 è stato gambizzato in un agguato a Misterbianco, nel quale è rimasto ferito anche una persona che era con il boss.

E dall'operazione antimafia è emerso come la mafia, a causa della crisi mette in ginocchio commercianti e esercenti, rendendo difficili i pagamenti, sia utilizzata come una sorta di agenzia per il recupero crediti. Tra i destinatari del provvedimento, infatti, c'è anche un imprenditore catanese, Giuseppe Guarrera, di 50 anni, indagato per associazione mafiosa. Lavora in un'azienda per la vendita di casalinghi. Secondo l'accusa si sarebbe servito dell'appoggio del clan per recuperare un credito che vantava nei confronti di un ristoratore di Gravina che non poteva pagarlo. L'intervento di uomini del gruppo, che lo avrebbero minacciato, lo avrebbe convinto a pagare. Inoltre l'uomo avrebbe fornito alla cosca elementi utili per rapinare una signora che vendeva gioielli a casa.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

 

 

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09 maggio 2012
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