Arrestato uno degli armieri dei Lo Piccolo
L'uomo era latitante dal luglio scorso quando era sfuggito dal blitz ''Addiopizzo 4''
Lo scorso luglio era riuscito a sfuggire all'arresto durante il blitz (denominato "Addiopizzo 4") che portò in carcere nove persone accusate di estorsioni e mafia. Stanotte però la latitanza di Fabio Chianchiano, 43 anni, luogotenente della famiglia Lo Piccolo e referente della famiglia all'interno del popoloso quartiere Zen, è finita. L'uomo è stato bloccato in un'abitazione dello Zen, assieme alla compagna. La donna, 26enne, è accusata di favoreggiamento: per gli investigatori avrebbe protetto la latitanza di Chianciano, il quale - è emerso dalle indagini - era uno degli armieri della famiglia Lo Piccolo, avendo rifornito di armi e munizioni, tra le quali una pistola calibro 38, Sandro Lo Piccolo, allora latitante. L'uomo che si sentiva braccato dagli investigatori aveva cercato rifugio tra i popolosi padiglioni del quartiere, trascorrendo la sua latitanza in un appartamento di via Rocky Marciano, protetto dalla donna.
Chianchiano, oltre ad essere uno degli armieri dei Lo Piccolo, è anche accusato di avere imposto estorsioni a commercianti e gestito un traffico di cocaina e marijuana in una vasta zona della città.
La polizia, che da giorni filmava i movimenti della donna e riprendeva l'esterno dell'immobile, è entrata in azione quando ha avuto la certezza che il latitante fosse nella casa.
A nulla sono valse le precauzioni adottate dalla fidanzata che si premurava di tenere le tapparelle dell'appartamento semichiuse, durante il giorno, per impedire la vista all'interno e che continuamente si affacciava alla finestra per controllare che non ci fossero movimenti sospetti.
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, La Siciliaweb.it]