Arriva a Palermo il Teatro delle Orge e dei Misteri
Verrà inaugurata domani la contrastata mostra su Hermann Nitsch
"Vivere in modo più intenso la vita". È il messaggio che l’artista austrico Hermann Nitsch spera possano cogliere coloro che andranno a visitare la sua mostra, allestita a Palermo dal 10 luglio al 20 settembre nello spazio espositivo dello Zac ai Cantieri cultura.
"Das Orgien Mysterien Theater" è il nome scelto per l’esposizione, curata dallo stesso Nitsch, insieme a Giuseppe Morra e Michel Blancsube.
"Amo Palermo, qui mi sento a casa. È un luogo che contiene tante culture" ha detto Nitsch nella conferenza stampa che si è tenuta l’altro giorno a Villa Niscemi.
L’esponente dell’Azionismo viennese non sembra preoccupato per le polemiche sollevate dagli animalisti, che avevano chiesto al Comune con una petizione sottoscritta da 60 mila persone di annullare la sua mostra per le immagini cruente da lui rappresentate con animali squartati, corpi umani crocifissi e imbrattati di sangue. "Sono abituato alle difficoltà - ha sottolineato Nitsch -. Il mio lavoro, ha sempre avuto a che fare con le difficoltà".
A Città del Messico, cinque mesi fa, invece, una mostra dell’artista è stata annullata, facendo gridare alla censura, dopo una petizione on-line.
"Trovo ingiusto che si parli del Messico, è stata una catena di casi non felici - ha detto Nitsch - Io amo la creazione e i corpi. Il corpo viene dalla natura e finisce nella natura, tutto scorre. Viene e va. Mi sono formato sulla tradizione e sull’influenza filosofica nietzschiana. La tematica del dionisiaco è parte integrante del mio lavoro, così come il concetto di orgiastico. La rappresentazione della morte è parte integrante della mia estetica".
A chi gli ha chiesto se possa essere una forma d’arte rappresentare corpi martoriati per accendere i riflettori sulla violenza nel mondo, Nitsch ha risposto: "Tutto ciò che accade adesso nel mondo è terribile. Io sono un drammaturgo delle cose e devo occuparmi della morte, non devo occuparmi delle cose terribili che avvengono nel mondo. Tutti abbiamo paura della morte, anche io ho paura della morte, ma sono un drammaturgo. Nel mio lavoro la rappresentazione della morte è parte integrante della mia estetica, così come accade nella cultura greca con il teatro tragico".
L’assessore comunale alla Cultura, Andrea Cusumano, in conferenza stampa ha detto: "L’arte non è definita dai contenuti ma dalla forma: confondere i contenuti con la forma è stato fatto in momenti oscuri della nostra storia". "A Città del Messico - ha aggiunto Cusumano - la mostra di Nitsch è stata annullata da una fondazione privata per ragioni di marketing, non da una amministrazione pubblica. Lo Stato del Messico ha ospitato una mostra di Hermann Nitsch in uno spazio pubblico. Io non ho fatto un passo indietro perché è stata programmata una mostra di un’artista internazionale riconosciuto in tutto il mondo e presente in tutti i musei anche sul territorio nazionale".