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Arriva il "concorsone"

Via libera al concorso a cattedra nella scuola italiana. In Sicilia 1600 posti in palio

21 settembre 2012

La grande attesa sta per finire: il bando che segna il ritorno del concorso a cattedra nella scuola, dopo quasi tre lustri di silenzio, sarà pubblicato martedì prossimo, risultato degli aggiustamenti apportati e degli ultimi incontri con i sindacati, ma sono già emersi i dettagli in merito a requisiti d'ammissione e prove. Saranno circa 160 mila i partecipanti al "concorsone", che si contenderanno 11.542 cattedre di ogni ordine e grado, sostegno compreso.                                                           
Un posto su sette del prossimo concorso andrà agli insegnanti siciliani. Come anticipato su Repubblica Palermo, ben 1.592 posti degli 11.542 messi a concorso in tutto il territorio nazionale, sono stati destinati all'Isola: il 13,8 per cento. È infatti proprio al Sud e in Sicilia che il ministero ha previsto la maggior parte delle uscite per pensionamenti nei prossimi anni.
In Sicilia, quasi metà dei posti (610 in tutto) andranno ai concorsi per la scuola dell'infanzia e primaria
, cui potranno accedere gli abilitati, i laureati in Scienze della formazione e anche i diplomati dei "vecchi" istituti magistrali che si sono maturati entro l'anno scolastico 2001/2002. La restante parte è destinata alle 24 classi di concorso della scuola media e superiore, per le quali viale Trastevere ha deciso di aprire le porte del reclutamento, e al sostegno cui andranno 131 posti. Nell’Isola si prevedono almeno 20 mila partecipanti

REQUISITI DI AMMISSIONE - Per l'insegnamento nella scuola primaria e dell'infanzia saranno ammessi al concorso gli abilitati, i laureati in Scienze della formazione e anche i diplomati entro l'anno scolastico 2001/2002 che nel 2000 non hanno partecipato alle ultime selezioni.
Per la scuola secondaria di primo e secondo grado, l'accesso alle prove sarà riservato a coloro che sono già in possesso di un'abilitazione all'insegnamento e ai laureati in possesso di un titolo di studio del vecchio ordinamento: conseguito entro l'anno 2001/02 per i corsi di studio quadriennali, 2002/03 per quelli quinquennali e 2003/04 per quelli di sei anni di durata. Come detto, il ministero ha stimato in 160 mila circa il numero dei potenziali partecipanti alla selezione.

PROVA PRESELETTIVA - E' la maggiore incognita per coloro che hanno deciso di rimettersi in gioco dopo anni di precariato e supplenze, in giro per le scuole di mezza Italia. Per risolvere il test di 50 domande a risposta multipla, i candidati avranno a disposizione 50 minuti. Il "quizzone" conterrà 18 domande di logica e un analogo numero di quesiti sulla comprensione del testo. Saranno 7 per ambito le domande di informatica e di lingua straniera, che per la scuola elementare sarà soltanto l'inglese. Per accedere alla prova scritta occorrerà totalizzare almeno 35 punti sui 50 previsti. La prova si svolgerà on line davanti a una postazione, presso una scuola o un'università, e sono previste più tornate. Infatti, ogni candidato avrà una batteria diversa di domande sorteggiata da un database di 3.500 quiz pubblicato sul sito del ministero dell'istruzione tre settimane prima della prova, prevista per fine ottobre.

PROVA SCRITTA - La prova scritta è prevista nel gennaio del 2013 e consisterà, illustra il bando, in una "prova semi strutturata con griglia nazionale di valutazione composta da una serie di quesiti a risposta aperta finalizzata a valutare la padronanza delle discipline, anche attraverso gli opportuni riferimenti interdisciplinari". Per gli insegnanti della scuola primaria è prevista anche una prova "atta ad accertare la conoscenza della lingua inglese". Saranno 40 i punti totali assegnati alla prova, superata se si totalizzano almeno 28 punti. Per le materie d'insegnamento che prevedono anche una di laboratorio, i punti destinati alla prova scritta saranno 30 e 10 quelli assegnati alla prova di laboratorio.
PROVA ORALE - La prova orale, secondo i piani del ministero, si svolgerà tra marzo e giugno, in tempo utile per ultimare l'intera procedura e assegnare i primi posti entro il 31 agosto 2013. "La prova orale ha per oggetto le discipline di insegnamento comprese nella classe di concorso e valuta la padronanza delle medesime da parte del candidato, la capacità di progettazione didattica, anche con riferimento alle Tic (le nuove Tecnologie per l'Informazione e le Comunicazioni, ndr) e agli studenti con bisogni speciali". La prova è suddivisa in due momenti: una lezione simulata, della durata di 30 minuti, su una traccia estratta dal candidato 24 ore prima della prova stessa; un colloquio immediatamente successivo, anche questo della durata massima di 30 minuti, nel corso del quale verranno approfonditi i contenuti, le scelte didattiche e metodologiche della lezione simulata. Per i candidati in lizza per un posto alla scuola primaria è prevista una verifica in lingua inglese. Anche alla prova verranno assegnati 40 punti e anche in questo caso per superarla occorrerà totalizzarne almeno 28.

IMMISSIONE IN RUOLO E ABILITAZIONE - E' senz'altro la novità meno gradita ai partecipanti non abilitati: riuscirà a conquistare l'abilitazione all'insegnamento soltanto chi rientrerà nel numero dei posti messi a concorso. Se, ad esempio, in una data regione sono stati messi a concorso 100 posti a cattedra per l'inglese al superiore, il 101mo classificato non otterrà nemmeno l'abilitazione, come avveniva in passato. Inoltre, i posti messi a concorso saranno garantiti dal ministero in uno o più anni: l'immissione in ruolo potrebbe avvenire in un solo anno, se si dovessero liberare i posti per effetto dei pensionamenti, oppure in più anni se i posti si dovessero liberare in due o tre anni.

[Informazioni tratte dagli articoli di Salvo Intravaia pubblicati su Repubblica/Palermo.it]

- Il concorsone per i precari: "Una truffa che ci mortifica" di Salvo Intravaia

 

 

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21 settembre 2012
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