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Arriva il mutuo agevolato per le giovani coppie. Accordo fra il ministero della Gioventù e l'Associazione Bancaria Italiana

21 febbraio 2011

Arriva il mutuo agevolato per le giovani coppie che vogliono acquistare la prima casa per un importo massimo di 200 mila euro. Un'iniziativa che rientra nel pacchetto "Diritto al Futuro, Bamboccioni a chi?" del ministero della Gioventù rivolta alle nuove generazioni.
Secondo il tabellino di marcia, entro il mese, il ministro Giorgio Meloni firmerà con l'Abi un protocollo d'intesa al quale poi seguiranno accordi con le singole banche. Il governo garantirà la metà della quota capitale purché non superi i 75 mila euro.
La misura dovrebbe interessare dieci mila giovani coppie coniugate, con figli o senza, ma anche nuclei monogenitoriali con a carico dei minori. Il regolamento con la disciplina del Fondo per l'accesso al credito è contenuto in un decreto del dicembre scorso, entrato in vigore  venerdì 18 febbraio 2011.

Ecco i requisiti necessari per poter usufruire alle agevolazioni previste per l'acquisto della prima casa da parte di giovani coppie:
- L'età di entrambi i componenti della coppia deve essere inferiore ai 35 anni.
- Il reddito complessivo rilevato dall'Isee (l'indicatore della situazione economica equivalente) non deve superare i 35 mila euro. Inoltre non più del 50% del reddito complessivo imponibile ai fini Irpef deve derivare da un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.
- La coppia non deve essere proprietaria di altre case, salvo quelle di cui il mutuatario abbia acquistato la proprietà per successione a causa di morte, anche in comunione con un altro successore, e che siano in uso a titolo gratuito a genitori e fratelli.
- L'immobile da acquistare per essere adibito ad abitazione principale non deve rientrare ovviamente nelle categorie catastali delle abitazioni signorili, delle ville e dei castelli. Inoltre deve avere una superficie inferiore a novanta metri quadrati.

Nel concedere la garanzia viene data priorità ai casi in cui l'immobile si trovi in aree con forte densità abitativa. L'ammissione alla garanzia del fondo avviene solo per via telematica con l'invio della documentazione che attesti tali requisiti.

La Cgil propone il rilancio degli affitti: "rischio povertà per chi contrae mutuo" - "Diventa sempre più necessario rilanciare una politica abitativa che non sia limitata a incentivare la proprietà ma che guardi e aumenti l'offerta nel mercato dell'affitto". Lo afferma la Cgil che, in un'analisi del dipartimento Ambiente e territorio della Cgil nazionale, denuncia "la mancanza di misure adeguate per sostenere il mercato dell'affitto" mentre è "concreto il rischio di povertà per chi acquista un'abitazione".
Secondo il sindacato di Corso d'Italia, infatti, "rilanciare una politica abitativa per il Paese, investendo anche sulle nuove generazioni, significa intervenire strutturalmente in un settore e creare le condizioni perchè possano essere fornite risposte a molteplici domande sociali". Risposte da individuare anche nel mercato dell'affitto che, a detta della Cgil, "a prezzi compatibili può rappresentare una scelta per le famiglie, legata anche a fattori di flessibilità lavorativa e mobilità territoriale, in un Paese che continua a vedere incentivi solo per la casa in proprietà".
Per la Cgil è concreto il rischio di povertà generato dall'acquisto di un'abitazione. Secondo dati elaborati dall'organizzazione sindacale l'indebitamento per l'acquisto o la ristrutturazione di immobili in Italia ha interessato, nel 2008, il 12,6% dei nuclei familiari, circa 3 milioni di famiglie, con un'incidenza media sul reddito pari al 17,1% con punte del 38% per le famiglie con redditi inferiori a 15mila euro. Inoltre si rileva come "il 30% delle famiglie con mutuo ha dichiarato nel 2008 di avere difficoltà per il pagamento, ma senza rischi attuali di insolvenza, il 10% notevoli difficoltà mentre il 3% non riesce a rispettare le scadenze". Per la Cgil quasi una famiglia su due attualmente fa fatica o ha forti difficoltà per pagare il mutuo. Inoltre secondo le elaborazioni della Cgil si stima che una famiglia su quattro tra quelle che per abbandonare l'affitto acquisteranno un'abitazione, chiedendo un finanziamento bancario, sarà a rischio povertà.

[Informazioni tratte da Ansa, GdS.it, Adnkronos/Labitalia]

 

 

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21 febbraio 2011
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