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Arriva la lista nera dell'Unione europea per quei pericolosissimi prodotti che vengono dalla Cina

C'è l'orsacchiotto che soffoca, il passeggino che ingoia il bimbo, la camicia cancerogena...

04 febbraio 2006

Sono arrivati da poco in Italia ma già se ne contano a migliaia, e hanno acquistato interi quartieri delle città. I loro negozi spuntano come funghi e in tanti temono che la loro concorrenza sia uno dei massimi pericoli per il mercato e l'economia. Ad acquistare da loro sono tantissimi, si trova di tutto e a prezzi mai visti. Certo la qualità è quella che è, ma in tempi di magra, meglio così che calci in bocca. E se poi, non si compra da loro per un qualsiasi motivo, è facile scoprire che pur comprando da un'altra parte ciò che abbiamo acquistato è stato prodotto da loro.
Stiamo parlando, naturlamente, dei cinesi e del ''made in China''. 

Fra le peculiarità dei prodotti cinesi, oltre al bassissimo prezzo, c'è la scarsezza dei prodotti e, ahimè, la pericolosità. Prodotti cinesi economici e potenzialmente ''pericolosi'' ce né per tutti i gusti: giocattoli, televisori, lampade, grill da barbecue, scale a pioli, prodotti cosmetici e indumenti. Moltissimi di questi prodotti sono stati banditi dai negozi di tutta Europa. Tra novembre e dicembre del 2005 nella lista nera dell'Unione Europea ne sono finiti ben 114. Una lista nera non tanto per dire, ma vera e propria: un elenco dettagliato online che riporta foto e descrizione, in un sito curato dalla Commissione europea di Bruxelles.
Ma non dobbiamo pensare che si tratti solo ed esclusivamente di prodotti di sconosciute marche cinese, perché tra questi molti sono commercializzati dai grandi marchi noti in tutto il mondo e ritirati dal mercato su denuncia dei consumatori. Altre volte sono state le autorità ad individuarli. Altre ancora sono stati ritirati dagli stessi produttori. Per fare qualche esempio: c'è l'orsacchiotto che soffoca e il passeggino che inghiotte il bambino; il telefonino per bambini che danneggia l'udito; il televisore che dà la scossa all'incauto spettatore che decide di cambiare canale dai pulsanti dell'apparecchio anziché dal telecomando. Poi ancora, per i bimbi più svegli che nella propria cameretta vogliono creare una piccola discoteca rischiano di rimanere fulminati dalla ''palla strobo''. Ci sono poi il frullatore che taglia le dita e un lunghissimo elenco di spine elettriche, lampade e lampadine che fulminano chi le maneggia. E per chi ama i lavori all'aperto attenzione: la camicia a quadri da boscaiolo potrebbe essere cancerogena e la sega per la legna potrebbe spezzarsi al primo ramo.

E' doveroso fare una precisazione però, non tutti i prodotti diffidati dall'Ue sono Made in China. Nella classifica dei ''Made'' produttori di oggetti pericolosi ci sono anche la Turchia, Taiwan, Honk Kong e la Corea del Sud. E non mancano gli oggetti a rischio fabbricati in Europa: spagnoli, italiani, slovacchi e tedeschi.
Certo, una buona metà di essi proviene dalla Cina, e se poi si guarda ai giochi per i bambini la percentuale cresce vertiginosamente: si parla di un 80% di balocchi venduti nell'Unione europea che provengono da Pechino

Come dicevamo negli ultimi due mesi del 2005 le autorità dei venticinque Paesi dell'Ue hanno notificato alla Commissione 114 sequestri. Di questi ben 65 provengono dalla Cina. In 37 casi si è trattato di lampade o spine elettriche, in altri 33 di giocattoli, quasi tutti in arrivo dal Paese del dragone. E gli esperti della Commissione avvertono che i prodotti presenti sul sito sono solo una parte di quelli sequestrati dalle autorità nazionali e una frazione di quelli a rischio quotidianamente in circolazione.
Per correre ai ripari l'Unione europea ha siglato un accordo con la Cina. In questo modo le autorità doganali di Pechino aiuteranno la Ue ad individuare i prodotti non in linea con i suoi standard di sicurezza.

- Il sito della Commissione europea

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04 febbraio 2006
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