Arrivano gli incentivi per sostenere le sale cinematografiche dedite al cinema colto
Continua anche nel 2004, in quasi tutte le regioni d'Italia l'iniziativa ''100 città''
''100 città è uno dei progetti ideati lo scorso anno e subito divenuti realtà - ha detto il presidente di Cinecittà Holding Pupi Avati - il prossimo anno vorrei che le città fossero 200, ma occorre dare un segnale forte al cinema italiano''. Secondo Avati il problema italiano è che lo Stato ''ha sempre contribuito a produrre pellicole, ma ha poco curato la strozzatura costituita dalla distribuzione nelle sale''. In effetti, secondo le statistiche, fra il 2002 e il 2003 l'Italia ha prodotto 131 film, ma la loro visione è stata quasi esclusivamente appannaggio delle 25 città con popolazione superiore ai 150 mila abitanti e 767 schermi a disposizione. In 1061 centri di popolazione fra i 10 mila e i 150 mila abitanti (con 1373 schermi) la programmazione si è rivolta verso i titoli di maggior richiamo commerciale.
''Ci siamo sempre poco preoccupati della diffusione fra la gente dei nostri film'', ha detto Gaetano Blandini, direttore generale del ministero dei beni culturali. Al bando di Cinecittà - riservato a sale con un minimo di 270 giorni di programmazione - hanno risposto 249 esercenti di tutta Italia. Le 100 città selezionate rappresentano tutte le regioni ad eccezione del Molise. I capoluoghi di provincia sono 45, il centro più piccolo è Porretta Terme (4657 abitanti), il più grande Perugia (con poco meno di 150 mila abitanti). In base al bando le sale si impegnano a destinare 135 giornate, inclusi i 20 fine settimana, a film italiani ed europei di qualità tra i quali quelli ammessi al fondo di garanzia, quelli dichiarati di interesse culturale, quelli presentati nei festival e quelli premiati in selezioni speciali.
''Iniziative di questo genere premiano sale di qualità e a rischio di sopravvivenza'', ha detto Walter Vacchino, presidente dell'Anec, l'associazione nazionale degli esercenti cinematografici. Secondo Domenico Di Noia, presidente della Federazione Italiana dei cinema d'essai, con questa iniziativa l'Italia ''si dota di un importante sostegno all'esercizio. La sala è un elemento importante nella diffusione del cinema''.