Arrivano le "forchette rotte", gli Indignados di Sicilia: "Col nostro futuro non ci mangia più nessuno"
Ispirandosi agli Indignados spagnoli diversi giovani siciliani si sono mobilitati e hanno dato vita al movimento giovanile delle "forchette rotte". Il nome deriva dal primo gesto simbolico che hanno messo in atto: centinaia di buste anonime contenenti una forchetta di plastica rotta e una cartolina, senza sigle, con scritto "I giovani siciliani si sono rotti. Col nostro futuro non ci mangia più nessuno" sono state recapitate a politici, amministratori comunali, industriali, rappresentanti degli ordini professionali, sindacalisti, docenti e amministratori universitari siciliani dalle "forchette rotte" che danno un "non meglio precisato" appuntamento a Palermo il prossimo 25 giugno.
"In Sicilia - dicono dal movimento - succede che i laureati con 110 e lode a 40 anni sono ancora disoccupati e alla Regione, grazie alla legge 104 in salsa siciliana, a 40 anni si è già superpensionati. Diciamo basta. Le "forchette rotte", faranno le "barricate" per abrogare subito le norme che concedono ai dipendenti regionali, agli uomini con soli 25 anni di contributi e alle donne con 20, il diritto di andare in pensione prima a causa del grave stato di salute di un proprio familiare". "Abbiamo spedito questa cartolina anche ai 90 parlamentari regionali dell’Ars chiedendogli di porre fine a uno dei tanti privilegi che mortificano tutti i giovani siciliani".
Per chi volesse contribuire alla creazione del loro programma, le "forchette rotte", in pieno stile assembleare e di democrazia dal basso accettano "informazioni e contributi programmatici" sulla loro pagina di Facebook.