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Arthur e il popolo dei Minimei

Luc Besson racconta una fiaba déjà vu ma che con molta probabilità piacerà ai più piccoli

12 febbraio 2007


 






Noi vi segnaliamo...
ARTHUR E IL POPOLO DEI MINIMEI
di Luc Besson

Come un qualsiasi altro bambino di 10 anni, Arthur è affascinato dalle storie che sua nonna gli racconta prima di dormire. I suoi sogni sono popolati dalle tribù africane e dalle incredibili altre invenzioni descritte su un vecchio libro magico che apparteneva a suo nonno, misteriosamente scomparso da ben quattro anni. Nel leggere il libro con più attenzione, Arthur si rende conto che suo nonno ha lasciato numerosi indizi che porterebbero a un tesoro nascosto nel giardino della sua casa. E la cosa più sorprendente è che al di sotto del giardino si nasconde un mondo invisibile, popolato da minuscole creature, invisibili ad occhio nudo, chiamate Minimei.


Tit. Orig. Arthur et les Minimoys
Anno 2007
Distribuzione 01 Distribution
Durata 102'
Regia e sceneggiatura Luc Besson
Tratto da una serie di romanzi per bambini scritta da Luc Besson
Con Mia Farrow, Freddie Highmore, Penny Balfour, Douglas Rand, Ronald Crawford
Genere Fantasy


La critica
''Trionfo al botteghino in Francia, fiasco in Usa, punto interrogativo su ciò che accadrà altrove. Nonostante il tutto sia costato la metà di 'Schreck', è presto per dire se il talentuoso Luc Besson ha speso bene i cinque anni di lavoro e i molti quattrini investiti su 'Arthur e il popolo dei Minimi', primo capitolo di una trilogia ispirata a un'idea di Celine Garcia. (...) Spartito tra realismo e animazione in 3D, il film non riesce a saldare perfettamente e due anime: e se Besson è forse l'unico europeo in grado di imprimere a un'avventura un incalzante ritmo all'americana, il contesto computerizzato produce personaggini di maniera e qualche momento di intensità poetica che si realizza soltanto nella parte vera, soprattutto grazie a quell'attore nato che è Highmoore.''
Alessandra Levantesi, 'La Stampa'

''Il succo, fino al lieto fine di sapore immobiliare, è il bimbo e il mondo misterioso degli elfi, della natura, un sognetto di una notte d'estate che però Luc Besson non riscalda di particolar calore né fantasia. Il soggetto a disegni dei coniugi Garcia e da qui i romanzi editi da Mondadori con la solita pioggia di gadget è una variazione sul tema dell'eroismo infantile, con memorie di spade nella roccia, e una nonna giovane come Mia Farrow. Il tutto si fa seguire senza passione, essendo la tecnica un fatto acquisito, non ci sono letture oltre come nei cartoon Pixar, né tanto meno c'è l'humour. Gratta gratta, resta solo il marketing.''
Maurizio Porro, 'Corriere della Sera'

''Pur con tutte le riserve sulle motivazioni dell'eclettico regista-produttore francese, bisogna riconoscere che 'Arthur e il popolo dei Minimei' è una storia per bambini di quelle vere, con le giuste dosi di emozioni, paure e divertimento dei buoni racconti per l'infanzia. Certo, Besson ha pescato a piene mani dalla letteratura precedente mischiando 'I viaggi di Gulliver' con 'Alice nel paese delle meraviglie' e con 'Il signore degli Anelli'. Però ci ha messo anche stupore autentico, alcuni personaggi originali e la cura che si riserva ai progetti in cui si crede. (...) Quel che non brilla per originalità, invece, è tutto il sistema dei riferimenti allegorici alla realtà presente. Con le inevitabili accuse agli adulti insensibili, la solidarietà vecchi-bambini e la necessità di combattere battaglie ecologiche.''
Roberto Nepoti, 'la Repubblica'

''Luc Besson è come era François Truffaut, un adulto di successo memore d'esser stato un bambino trascurato. Appena può, racconta infatti l'infanzia di chi ha i genitori distratti. Il primo accenno è ne 'Le grand bleu'; il secondo in 'Arthur e il popolo dei Minimei', tratto dal suo libro omonimo. Ma per le ricostruzioni d'ambiente l'intimismo retrospettivo costa tanto e rende poco, perché chi va al cinema è giovane e ha pochi ricordi, mentre chi ha molti ricordi, non va al cinema. Così Besson avvolge le rimembranze con un'avventura fantastica, che evoca quelle di 'Bug's Life' e 'Antz'. (...) Senza brillare per originalità, 'Arthur' è un film snello e accurato, pensato per il mercato americano, pur evocando tradizioni europee e pur evitando le volgarità di 'Giù per il tubo' e le ridondanze del 'Signore degli Anelli'.''
Maurizio Cabona, 'Il Giornale'

''Può capitare che un regista abituato a film enormi si rompa le scatole di dirigere il traffico all'ora di punta. E' capitato a Luc Besson, autore fracassone di notissime pellicole d'azione come 'Nikita', 'Leon' e 'Il quinto elemento'. Isolatosi nel suo studio, il quarantottenne Besson ha impugnato le armi di distruzione del chiasso: carta e penna. Ecco allora le avventure per bambini del piccolo Arthur, che visita il popolo dei Minimei nel giardino della casa dei nonni. Grande successo letterario in Francia. Quattro libri, tradotti anche in Italia. Il Besson regista, sempre poco amato dai critici d'oltralpe, si vede incensato come scrittore. E gli riviene voglia di scatenarsi con la macchina da presa. Ecco allora 'Arthur e il popolo dei Minimei', un po' film dal vivo e molta animazione al computer divertente come il look punk dei buffi Minimei, minuscoli folletti africani che cercano di preservare un'armonia con la natura combattendo contro il malvagio Maltazar, così disumano da sembrare proprio un essere umano. Bravo Besson. Il film è una bella gita sulle montagne russe con doppi e tripli salti mortali. Voci in originale di David Bowie e Madonna. Successone in Francia. Presto arriveranno i nuovi episodi della saga.''
Francesco Alò, 'Il Messaggero'

''Non c'è un solo istante di film in cui non sembri di vedere qualcosa di già visto, ma forse ai bimbi piacerà: gli adulti si portino, invece, un libro da leggere.''
Alberto Crespi, 'l'Unità'

''L'animazione è bella ma rigida, i personaggi simpatici ma un po' inutili, la storia già vista, già sentita, a tratti involuta.''
'Ciak'

Nella versione inglese i personaggi animati hanno le voci di: Madonna (Principessa Selenia), David Bowie (Maltazard) e Snoop Dogg (Max).
Il 12 settembre scorso il regista ha annunciato che 'Arthur e il popolo dei Minimei' sarà il suo ultimo film perché vuole dedicarsi alle opere di bene aprendo una fondazione per aiutare i giovani francesi che vivono nelle aree più depresse del Paese.

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12 febbraio 2007
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