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Per Gaspare Spatuzza, che domani deporrà al processo Dell'Utri, la Procura di Firenze ha chiesto il regime definitivo di protezione

03 dicembre 2009

Gaspare Spatuzza, il pentito che domani deporrà al processo d'appello del senatore Pdl Marcello Dell'Utri, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa e che in primo grado è stato condannato a nove anni di carcere, otterrà un regime definitivo di protezione da parte della Procura di Firenze. Una decisione che ha implicazioni importanti, come ha spiegato ieri il procuratore capo di Firenze Giuseppe Quattrocchi: "Se noi abbiamo fatto richiesta di regime provvisorio (per Spatuzza) e lo riteniamo attendibile, pensate che lo lasciamo appeso? Certo che lo chiediamo (il programma definitivo)", ha detto Quattrocchi ai cronisti in procura.

Grazie anche alle dichiarazioni di Spatuzza, che ha parlato di contatti fra i suoi capi - Giuseppe e Filippo Graviano, boss di Brancaccio - e la politica, i magistrati fiorentini hanno riaperto l'indagine, archiviata nel 1998, sulle stragi di mafia del 1993: l'attentato agli Uffizi a Firenze, le bombe a Roma e in via Palestro a Milano, il fallito attentato allo Stadio Olimpico della capitale.
In particolare, in un verbale del giugno 2009 (stralci del quale sono stati pubblicati in questi giorni da diversi quotidiani) il collaboratore di giustizia racconta di un incontro con il suo capo, il boss condannato all'ergastolo Giuseppe Graviano, a Roma nel gennaio 1994, nel quale gli venne detto che "tutto è chiuso bene con i politici, abbiamo ottenuto quello che cercavamo" e che la loro controparte era rappresentata da Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri (LEGGI).

Dalla procura fiorentina hanno ribadito la volontà di mantenere il massimo riserbo sull'inchiesta riaperta sui mandanti delle stragi di mafia del 1993. Il procuratore Quattrocchi interpellato anche riguardo alle ultime dichiarazioni del direttore de 'Il Giornale' Vittorio Feltri, secondo il quale Silvio Berlusconi è indagato dalla procura di Firenze (LEGGI), ha affermato che "non c'è null'altro da precisare sui fatti sui quali la procura di Firenze sta lavorando. Non c'era motivo di precisare nulla né prima, né ora". Sempre il procuratore di Firenze ha negato che ci siano indagati 'eccellenti' a Firenze nell'inchiesta sulle stragi del '93, anche in riferimento all'equivoco generato dal fuorionda del presidente della Camera, Gianfranco Fini, col riferimento a Nicola Mancino, chiarito poi dallo stesso presidente della Camera che ha spiegato di aver fatto confusione, attribuendo a Gaspare Spatuzza quanto aveva detto invece Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo, Vito Ciancimino, che in questi ultimi mesi sta deponendo davanti ai pm di Palermo e Caltanissetta, trattando anch'esso della presunta trattativa tra Cosa nostra e Stato. "Mancino indagato? Macché, a Firenze non è indagato nessuno", ha detto Quattrocchi chiudendo una breve conversazione con i giornalisti lasciando la procura. A tal proposito il procuratore capo di Firenze ha ricordato che l'altro ieri era stato lo stesso presidente della Camera a fare "una smentita riconoscendo l'errore".

I verbali di Spatuzza sono stati trasmessi dalla procura di Firenze a quella di Palermo, dove si sta svolgendo il processo d'appello a Dell'Utri. Il pentito deporrà domani, venerdì 4 dicembre, nell'aula bunker di Torino dove, per motivi di sicurezza, si trasferirà la Corte d'Appello palermitana.

[Informazioni tratte da Ansa, Adnkronos/Ing, Reuters.it]

- Tribunale blindato per Spatuzza: attesi 200 giornalisti da tutta Europa di Ettore Boffano (Repubblica.it)

- "U' Tignusu" adesso studia teologia di Attilio Bolzoni (Repubblica.it)

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03 dicembre 2009
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