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Assassinii in calo nella tetra statistica degli omicidi commessi in Sicilia nel 2003

Diminuiscono gli omicidi di mafia. In aumento invece quelli a sfondo passionale

07 gennaio 2004
Con l’inizio dell’anno nuovo, a somme tirate, si comincia e vedere dove e come aggiustare il tiro considerando dati e numeri dell’anno trascorso.
Attenzionando un area drammatica come quella degli omicidi, si scopre che nel 2003 in Sicilia c’è stata una non sensibilissima diminuizione: nel 2003 sono stati, infatti, commessi complessivamente 61 delitti, rispetto ai 67 dell'anno precedente. Il record negativo di questa necrograduatoria spetta alla provincia di Catania con 20 omicidi, seguita da Palermo e Trapani con 10 ciascuno; seguono Siracusa con sette, Agrigento e Caltanissetta con cinque, Enna con due, Ragusa e Messina con un omicidio ciascuno.
L' ultimo assassinio del 2003 è stato commesso a Messina (l'uccisione di Francesco Piccolo, avvenuta il 30 dicembre).

In netta diminuzione (come già nel 2002) anche gli omicidi di mafia: a Palermo ne sono stati commessi "solo" due (il 31 maggio l'uccisione di Rosario Scarantino, imparentato con il collaboratore di giustizia Vincenzo Scarantino; il 30 agosto quella di Antonio Pelicane). Nell'agrigentino particolarmente smaccata è stata l'uccisione del boss di Favara, l'imprenditore Carmelo Milioti, assassinato a colpi di lupara, "sparati a brucia pelo".
Nel Catanese, il delitto di Salvatore Costanzo, ucciso il 3 agosto al Tondicello della Plaja. A Valguarnera, in provincia di Enna, il 17 maggio è stato ucciso a fucilate un altro imprenditore ritenuto "vicino" alle cosche, Domenico Calcagno. A Gela il 25 luglio, grazie alle rivelazioni di un pentito, sono stati trovati i resti del ventiduenne Massimiliano Portelli del quale non si avevano notizie dall'estate del '91.

In aumento invece i delitti a sfondo passionale e quelli scatenati da raptus di follia. Ricordiamo la terribile strage di Acicastello (CT) del 2 maggio, quando un lavoratore precario del Comune, Giuseppe Leotta, assassinò cinque persone, tra cui il sindaco Michele Toscano, prima di fuggire dopo avere sequestrato un automobilista di passaggio e di suicidarsi in un santuario del ragusano. Sempre in provincia di Catania, a Mascali, si è registrato un delitto originato da risentimenti personali: l'edicolante Pietro Barbagallo ha ucciso a colpi di pistola il bancario Gaetano Scibilia.

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07 gennaio 2004
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