Assolta dall’accusa di omicidio la studentessa siciliana arrestata a Roma nel 2002
Daniela Stuto era stata accusata di aver avvelenato l’amica con il cianuro
La richiesta di assoluzione del Pg, Alberto Cozzella, ha accelerato le procedure processuali. Il Pg si è soffermato sul fatto che non siano stati eseguiti esami adeguati nel corso delle indagini. Il Pg ha ravvisato alcune lacune anche nella fase di acquisizione di reperti e nel corso delle perquisizioni domiciliari nell'appartamento che occupavano le due ragazze. Il Pg ha dichiarato che era stata presa in considerazione l'idea di rinunciare all'appello proprio per questi elementi, soltanto il rispetto per la corte ha poi spinto l'accusa ad andare avanti.
Analogamente, nella fase delle indagini non sarebbero stati sufficientemente approfonditi alcuni aspetti legati al fidanzato di Francesca Moretti, Graziano Halilovic, un giovane Rom nel cui campo si lavorava il rame, attività per la quale è necessario utilizzare proprio il cianuro. Infine, il Pg ha detto di non poter chiedere una ulteriore perizia perchè dopo 15 settimane il 70% delle sostanze prelevate si deteriora; sono invece passati tre anni e quattro mesi dall'omicidio. Dopo il Pg è intervenuto l'avvocato difensore di Daniela Stuto, Fiorangelo Marinelli, il quale ha preso atto delle conclusioni dell'accusa.
«E' un momento che aspettavo da due anni, è l'atto definitivo». Così Daniela Stuto ha commentato la sentenza. La giovane ha ricordato che questa storia è cominciata quanto aveva 26 anni ed ora ne ha 29. «Da oggi in poi - ha aggiunto - vivrò meglio ma questa è una cicatrice indelebile, che non si cancellerà. Vorrei sapere - ha aggiunto - il modo per recuperare la mia dignità dopo tutto quello che è stato scritto e detto nei miei confronti». Daniela Stuto, che ha trovato un lavoro di recente, ha annunciato che da oggi in poi lei e il fidanzato Fabrizio staranno «con le persone che ci vogliono bene».
«Io sono convinto di sapere chi ha ucciso mia figlia, ma non voglio più parlare di questa vicenda: tanto, Francesca non torna, e non si scopre niente». Poche battute, strappate controvoglia al telefono. Così Rinaldo Moretti, il padre della studentessa pesarese uccisa con una minestra avvelenata al cianuro, ha commentato la conferma in appello dell'assoluzione di Daniela Stuto. Il signor Moretti non vuole aggiungere altro, mentre il fratello minore di Francesca, Matteo, si aspettava esattamente questo esito del processo di secondo grado. «Per noi - dice - non cambia più di tanto. Francesca non c' è più ed è quello che purtroppo conta. Noi non pensiamo che sia stata Daniela ad assassinare mia sorella. E del resto le prove a suo carico, che all'inizio sembrava ci fossero, poi evidentemente non c'erano».
Fonte: La Sicilia