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Assolto l'ex ministro Saverio Romano

L'ex ministro dell'Agricoltura era accusato di concorso in associazione mafiosa

17 luglio 2012

Il gup Fernando Sestito ha assolto l'ex ministro dell'Agricoltura, Saverio Romano, dall'accusa di concorso in associazione mafiosa.
Il gup ha utilizzato la vecchia formula dell'insufficienza di prove, citando nella lettura del dispositivo il secondo comma dell'articolo 530 del codice di procedura penale che prevede l'assoluzione nel caso in cui manchi, sia contraddittoria o sia insufficiente, la prova della colpevolezza.
Il pm Nino Di Matteo aveva chiesto la condanna del politico a 8 anni di reclusione.

"In questi 20 anni ho sempre osservato le leggi e ho più volte giurato sulla Costituzione. Amo questo Paese e non l'ho mai tradito men che meno sostenendo la forza criminale che più di tutte rappresenta l'anti Stato: Cosa Nostra". Questa l'appassionata autodifesa dell'ex ministro, poco prima della sentenza. L'esponente del Pid ha voluto fare una breve dichiarazione spontanea a conclusione delle repliche delle parti e prima che il giudice si ritirasse in camera di consiglio per la sentenza. Più volte interrotto dal pianto, Romano ha ricordato la sua attività di avvocato, interrotta dopo l'avviso di garanzia: "Ho una toga che è pulita - ha detto in lacrime - e spero di poterla consegnare a mio figlio al più presto". Infine l'ex ministro ha stigmatizzato "l'ombra" delle accuse che da anni gli vengono rivolte "diffuse a macchia d'olio sui media". "Io non avevo modo di sapere quali erano le accuse a mio carico - ha concluso - l'opinione pubblica sì".

Il gup ha emesso il verdetto dopo una camera di consiglio di meno di due ore. "Finalmente è finita", ha detto a quel punto Romano. "Ho sempre confidato nella mia assoluzione - ha commentato con i suoi legali, gli avvocati Raffaele Bonsignore e Franco Inzerillo -. Inutile nascondere la mia soddisfazione: sono stato assolto", ha spiegato "perché il fatto non sussiste. Ho sempre pensato che le sentenze si leggono e non si commentano. In me vi è però l'amarezza per i tempi lunghi della giustizia, che non sono compatibili con un Paese civile".

"Rispettiamo qualsiasi sentenza del giudice e la consideriamo un atto di giustizia. Si tratta di una sentenza che viene classificata come sentenza di assoluzione, ma con l’articolo 530 secondo cui l’assoluzione avviene per mancanza di prove, per prove insufficienti o contraddittorie". Così, il procuratore capo di Palermo Francesco Messineo.
"Quando parliamo di prove insufficienti parliamo di elementi probatori non idonei a raggiungere la soglia del convincimento al di la' di ogni ragionevole dubbio - ha detto - comunque attenderemo la lettura delle motivazioni della sentenza per vedere a quale delle tre ipotesi il giudice ha aderito".

[Informazioni tratte da ANSA, Adnkronos/Ign, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno]

- Chiesti 8 anni di carcere per l'ex ministro Romano (Guidasicilia.it, 04/07/12)

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17 luglio 2012
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