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Assolto perché il fatto non sussiste

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è stato assolto dai giudici di Milano per il processo Sme

28 aprile 2007

Era accusato di corruzione in atti giudiziari con due diversi capi d'imputazione per due versamenti finiti al giudice Renato Squillante, e la procura generale aveva chiesto una condanna a cinque anni di reclusione (leggi).
Alla fine ieri Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia ed ex presidente del Consiglio è stato assolto dai giudici della seconda corte d'appello di Milano nel processo Sme.
In un caso è stato assolto ''perché il fatto non sussiste'', per il secondo ''per non aver commesso il fatto''.

Per il primo capo d'accusa, i 434 mila dollari che da un conto Fininvest sono finiti al giudice Squillante attraverso Cesare Previti, Berlusconi è stato assolto in base all'art.530 comma 2 (la vecchia formula dell'insufficienza di prove) per non aver commesso il fatto. In primo grado era stato invece prosciolto per prescrizione, grazie alla concessione delle attenuanti generiche.
Per il capo di imputazione sui 100 milioni di lire passati dal conto di Pietro Barilla al giudice Renato Squillante, i giudici hanno confermato l'assoluzione come in primo grado, perché il fatto non sussiste.

''Sono soddisfatto di questa sentenza. Finalmente, sono 12 anni che aspettavo, e questa sentenza è arrivata solo adesso, ma comunque è arrivata''. E' un Silvio Berlusconi soddisfatto e sollevato, per la sentenza di assoluzione nella vicenda Sme, quello che ha commentato con i suoi l'esito del processo. Un Cavaliere che non ha però dimenticato la lunga durata del processo, 12 anni appunto, prima di arrivare all'assoluzione. ''Quanto mi hanno fatto soffrire...'', ha detto inoltre a chi gli sta vicino nelle ultime ore. ''L'uomo che per 12 anni è stato nel mirino, accusato e insultato in mille modi era emozionato'', ha commentato l'avvocato dell'ex premier, Gaetano Pecorella, nel riferire le parole di Berlusconi.
L'assoluzione di Berlusconi ''è un grande risultato che arriva dopo anni di fatiche'' è stato il primo commento di un altro dei legali dell'ex premier, Niccolò Ghedini. ''Berlusconi è stato riconosciuto completamente estraneo a ogni accusa''. Nonostante la soddisfazione, tuttavia, Ghedini ha ricordato che ''questo processo ha inciso sulla vita politica italiana perché c'era una grande pervicacia da parte dell'accusa nel portarlo avanti. In una situazione normale questo processo non sarebbe arrivato neanche all'udienza preliminare''.

''La sentenza di Milano, che per noi era scontata, ci rende felici ma non esultanti perché ci induce soprattutto a riflettere sui motivi di tanti anni di accuse ingiuste, di sofferenze e di fango nei confronti di Silvio Berlusconi'', ha ribadito il portavoce del presidente di Forza Italia, Paolo Bonaiuti.
''L'assoluzione di Berlusconi rappresenta un momento di gioia anche per Forza Italia. Il sistema giudiziario italiano si dimostra capace, al termine di un lungo iter procedurale, di correggere e di annullare preconcetti e teoremi non suffragati dai fatti'', ha commentato il coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi.
''L'assoluzione di Berlusconi smonta definitivamente un teorema frutto di una persecuzione giudiziaria senza precedenti, messo in piedi da una parte della magistratura milanese con il contributo non indifferente di alcuni noti mezzi d'informazione'', ha accusato il vice coordinatore di Forza Italia Fabrizio Cicchitto.

''Esprimo piena soddisfazione per una verità finalmente accertata anche in sede processuale''. E' stato il commento del presidente di An Gianfranco Fini.
Dello stesso tenore le osservazioni del presidente dei deputati di An Ignazio La Russa: ''Esprimo grande soddisfazione per la sentenza della magistratura che fa giustizia di quello che non a caso è stato definito dal presidente Berlusconi come un vero e proprio accanimento giudiziario''.
Secondo il segretario della Democrazia Cristiana per le autonomie, Gianfranco Rotondi, ''La verità è rivoluzionaria, ma qualche volta fa ritardo''.
Mentre il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa ha detto: ''Registro una doppia soddisfazione: che Berlusconi come persona sia venuta fuori da questa lunga vicenda giudiziaria e che in Italia bisogna avere sempre fiducia nella giustizia''.

Breve il commento del presidente del Consiglio Romano Prodi che ha solamente detto: ''Non ho mai commentato nessuna sentenza, ho sempre creduto nella giustizia, va bene così''.
Analogo il commento del presidente della Cir Carlo De Benedetti: ''Non ho mai commentato alcuna decisione di un tribunale, neanche quando mi hanno condannato. Se è una sentenza è una sentenza''.
Il leader dei Verdi e ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, ha invece affermato che: ''La magistratura funziona e quindi Berlusconi dovrebbe smetterla di attaccare i magistrati visto che ad assolverlo sono stati i giudici''.
Il presidente diessino della commissione Giustizia del Senato Cesare Salvi ha dichiarato: ''La sentenza conferma che la magistratura non è compromessa con la politica; diversamente l'assoluzione non ci sarebbe stata''.
Infine il commento del ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro: ''L'assoluzione di Berlusconi nel processo Sme per non aver commesso il fatto non significa che quel fatto non sia stato commesso, anzi. Al riguardo - ha aggiunto - è infatti bene ricordare che in quel processo risulta condannato, seppur in maniera non definitiva, l'onorevole Cesare Previti''.

- Processo Sme: un processo tutto da rifare (Guidasicilia, 01 dicembre 2006)

- Sme, storia di un processo (Corriere della Sera)

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28 aprile 2007
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