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Attacco a Tunisi

L'attentato terroristico al Museo del Bardo che ha causato 22 morti. Tra le vittime anche due turisti italiani

19 marzo 2015

Ventidue morti, tra cui due vittime e due dispersi italiani. E’ il tragico bilancio della strage terroristica avvenuta in Tunisia, Paese che sembrava avviato sulla strada della normalità democratica dopo le elezioni presidenziali e politiche.
Cinque uomini armati travestiti da militari hanno assaltato il celebre museo del Bardo, nel cuore di Tunisi, accanto al Parlamento, che forse era il loro obiettivo originario, dal quale sarebbero stati respinti.
C'è stata una sparatoria, un assedio con decine di turisti presi in ostaggio - drammatiche le immagini di ragazzi e bambini seduti a terra nel museo twittate dagli stessi ostaggi - e poi si è consumata la strage: 22 i morti, secondo l'ultimo bilancio diffuso dal governo, e almeno una cinquantina di feriti. Tra le vittime accertate ci sono Francesco Caldara, un pensionato 64enne di Novara che era in crociera con la compagna Sonia Reddi (55), anche lei ferita. E un torinese, Orazio Conte.

Un blitz delle forze antiterrorismo tunisine ha messo fine dopo un paio d'ore all'assedio, con le immagini rimandate da tutte le tv degli ostaggi che fuggivano terrorizzati e protetti dalle unità speciali. L'Isis ha espresso il suo plauso per l'attacco, ma non una piena rivendicazione. Due degli attentatori, entrambi di nazionalità tunisina, sono morti, mentre tre membri del commando sarebbero riusciti a fuggire.
In serata due sospetti sono stati arrestati. Gli altri morti sono due tunisini, tra cui un agente di polizia, e, oltre agli italiani, polacchi, tedeschi, spagnoli, colombiani. Se si esclude un fallito attacco suicida a Sousse nel 2013, era dal 2002, quando un attentato alla sinagoga di Djerba fece 19 morti, che i terroristi non sparavano 'nel mucchio' in Tunisia, colpendo anche nei momenti di massima tensione quasi esclusivamente politici, poliziotti, militari.

Al momento dell'attacco, nel luogo della sparatoria erano in circolazione tre bus turistici con i partecipanti alla crociera sulle navi Costa Fascinosa e Msc Splendida. Tra loro, un gruppo di dipendenti del Comune di Torino. Gran parte degli italiani coinvolti - e sia le vittime che i dispersi - facevano parte del gruppo appena sbarcato dalla nave Costa. Il bilancio, già drammatico, poteva essere ancora più pesante: la Farnesina ha fatto sapere infatti che durante l'operazione sono stati messi in salvo cento connazionali.

Poco dopo la fine del blitz, è apparso in tv il premier tunisino Habib Essid: "Questa sarà una guerra lunga - ha affermato - dobbiamo mobilitarci a ogni livello, tutti insieme, tutte le appartenenze politiche e sociali per lottare contro il terrorismo. Serve unità nella difesa del nostro paese che è in pericolo". Essid ha ricordato che le operazioni antiterrorismo tunisine hanno portato da inizio febbraio all'arresto di circa 400 presunti terroristi.
E proprio nel giorno dell’attentato era in discussione al parlamento una nuova legge antiterrorismo che da un anno avanza lentamente in aula, causa le critiche di opposizioni e Ong sulla limitazione delle libertà individuali, giudicata eccessiva. Proprio in seguito alla strage in sinagoga del 2002, nel 2003 il governo di Ben Alì aveva varato una dura legge contro il terrorismo, che quella attualmente al Parlamento dovrebbe sostituire.
La strage potrebbe dar ragione a quanti in questi mesi hanno sottolineato il pericolo di un contagio della vicina crisi libica: con un confine di 500 km di deserto impossibile da blindare, gli estremisti legati allo Stato Islamico non avrebbero grandi problemi a portare la jihad in Tunisia.

A bordo di una delle navi in attesa del rientro dei turisti che sono invece state vittime dell’attentato, anche il pianista Antonello Tonna, già vittima del naufragio della Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio del 2012. Allora il noto artista catanese e volto noto di Antenna Sicilia riuscì a salvarsi a nuoto. "È un tragico destino il mio: essere chiamato da giornalisti per dei drammi di cui sono testimone". Prova a sdrammatizzare Antonello Tonna, pianista della nave Fascinosa, ormeggiata a Tunisi.
Al telefono la sua voce è sempre la stessa, come invariata è la sua voglia di andare avanti. Ma, confessa, il ricordo è andato inevitabilmente subito al Giglio. "Sto rivivendo - ha detto il pianista catanese - le stesse sensazioni del naufragio della Concordia". E parla di un'altra coincidenza: "E' il mio primo viaggio su una nave Costa dopo la tragedia della Concordia: mi sono imbarcato il 12 dicembre scorso, per finire il prossimo 31 marzo".

[Informazioni tratte da ANSA, Adnkronos/Ign, Lasiciliaweb.it]

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19 marzo 2015
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