Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Attentato davanti alla scuola "Morvillo-Falcone" di Brindisi!

Due ordigni esplodono davanti un istituto tecnico: otto studenti feriti, una ragazza morta

19 maggio 2012

Una esplosione si è verificata questa mattina, alle 7.50, davanti all'istituto professionale "Morvillo-Falcone" di Brindisi, nei pressi del Tribunale. Due gli ordigni esplosi, otto studenti rimasti feriti. Una studentessa di 16 anni, Melissa Bassi, è morta, un altra è in pericolo di vita. Veronica Capodieci, è stata sottoposta a intervento chirurgico: oltre alle ustioni, la deflagrazione le aveva provocato uno squarcio all'addome. Due studentesse, invece, hanno riportato gravissime lesioni agli arti inferiori.
La notizia è stata resa nota dall'assessore regionale alla Protezione Civile, Fabiano Amati, che ha avviato le operazioni di soccorso.
Secondo i primi accertamenti erano vicini ad un muretto esterno della scuola le due bombole di gas esplose davanti alla scuola pugliese. Un particolare questo che fa ritenere agli investigatori che l'ordigno avesse come obiettivo l'istituto stesso. E' in condizioni disperate l'altra studentessa, secondo il personale medico, la situazione è molto complicata tanto da comportare l'amputazione delle gambe
.

"Un attacco della criminalità organizzata senza precedenti": è stato questo il primo commento a TeleNorba del sindaco di Brindisi Cosimo Consales, rispondendo ad una domanda sulla possibile matrice mafiosa dell'attentato. Secondo il sindaco "ci sono troppe coincidenze in questa vicenda… Mi auguro che siano solo tali, anche se in questo momento la nostra unica preoccupazione è quella dei ragazzi".
Nelle ultime settimane c'è stata una recrudescenza di fenomeni criminali con un attentato al presidente della commissione antiracket di Mesagne, , cittadina che è stata la culla della 'Sacra corona unita' e l'allarme lanciato dalle istituzioni locali che ha anche portato a un incontro con il ministro dell'Interno. Proprio a Mesagne, solo dieci giorni fa è stata portata a termine dalla polizia una imponente operazione contro i clan per associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione consumata e tentata, porto e detenzione illegale di arma da sparo, danneggiamento aggravato e incendio aggravato. 

Secondo quanto trapelato, le esplosioni sarebbero state tre, in breve successione una dall'altra. A rimanere feriti alcuni studenti che stavano andando a scuola. L'edificio - che si trova nei pressi del tribunale - è stato fatto sgomberare e tutta la zona è stata transennata. Agenti della Digos e carabinieri sono impegnati nei rilievi. Tutti i feriti sono stati trasportati all'ospedale Perrino del capoluogo salentino. A quanto pare gli ordigni sono stati collocati dentro due zaini abbandonati all'interno di un cassonetto ubicato di fronte all'ingresso dell'edificio scolastico. La bomba sarebbe composta da due bombole di gas collegate tra loro. Gli investigatori, secondo quanto si apprende, non hanno però ancora stabilito il tipo di innesco che ha dato il via all'esplosione. A Brindisi sono subito arrivati sia gli uomini del Ros dei carabinieri sia quelli del Servizio centrale operativo della polizia.
L'esplosione è stata violentissima come dimostrano i vetri rotti sia nell'istituto scolastico ma anche in alcune palazzine vicine e un pezzo del cassonetto, dove era stato sistemato l'ordigno, ha danneggiato la saracinesca di un esercizio a un centinaio di metri dal luogo dell'esplosione.
Grande sgomento e paura si respira tra gli abitanti della zona mentre si fa notare come ricorra in questi giorni il ventennale dell'attentato di Capaci al giudice Falcone e come oggi sia previsto nel brindisino il passaggio della Carovana antimafia.
L'esplosione è avvenuta in via Galanti, non lontano dal tribunale. Inoltre, secondo quanto si è saputo finora, il cassonetto per la raccolta differenziata solitamente non si trovava davanti alla scuola ma era un po' più lontano. Gli investigatori, pertanto, ipotizzano che sia stato volutamente spostato davanti all'istituto professionale. L'ordigno esploso - sempre secondo le prime notizie - sarebbe di notevole potenza.
L'Istituto di moda e servizi sociali "Morvillo-Falcone", è una scuola nella periferia di Brindisi dove "in trent'anni non si è mai verificato nulla di tanto terribile". A raccontare i momenti dell'esplosione è uno dei collaboratori dell'Istituto che, alle otto meno un quarto, al momento della deflagrazione, si trovava nella scuola per sistemare le aule. "Ho sentito un potente scoppio ma c'erano pochi ragazzi perché non era ancora orario di lezione - ha raccontato -. La nostra è una scuola nella periferia della città, un istituto professionale molto tranquillo. Non credo ci possano essere collegamenti con la Carovana della legalità organizzata oggi in città: noi stiamo nell'estrema periferia. Un fatto davvero inspiegabile".
"È un attentato mafioso fatto per uccidere" ha detto invece Nicola Fratoianni, assessore alle legalità della Regione Puglia. L'ordigno "poteva provocare una strage - ha detto Salvatore Giuliano, preside dell'istituto superiore Majorana di Brindisi, che ha nove classi nella sede dell'istituto Morivillo-Falcone -. Pochi minuti dopo sarebbero arrivati tutti i ragazzi, sarebbe successa una tragedia infinita. Qui ci sono quaderni zuppi di sangue, brandelli di oggetti. L'esplosione l'hanno sentita in tutta Brindisi, non era certo una azione dimostrativa".

Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola si è subito recato sul luogo dell’attentat, dove è presente l’assessore regionale alla Protezione Civile, Fabiano Amati: "Ci sono i vigili del fuoco - ha raccontato - non ci sono studenti, un muro della scuola è completamente annerito e ci sono detriti ovunque. E' un disastro". Vendola e Amati andranno poi nell'ospedale per incontrare i feriti. E' subito partito per Brindisi anche il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, informato dal ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, del primo angoscioso bilancio dell'esplosione di un ordigno davanti a una scuola dedicata a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo a Brindisi, sta seguendo gli sviluppi delle indagini con apprensione e partecipe vicinanza ai familiari della vittima, ai feriti e all'intera collettività brindisina. Il ministro dell'Interno, sta seguendo personalmente la vicenda ed è in contatto diretto con il prefetto del capoluogo pugliese. Lunedì alle 15 il titolare del Viminale sarà in città per un vertice con le forze di sicurezza. A Brindisi è intanto arrivato il vicecapo della polizia, Francesco Cirillo, con rappresentanti degli organismi investigativi centrali di polizia e carabinieri. Sul posto arriveranno anche gli investigatori dello Sco, il servizio centrale operativo della Polizia.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, Il Fatto Quotidiano, Corriere.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

19 maggio 2012
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia