Attentato esplosivo a Gela. Evacuato un palazzo di 5 piani

Sono rientrate stamane nelle loro case le cinque famiglie che erano state evacuate la notte scorsa da un edificio di cinque piani a Gela (CL), dopo l'esplosione di un ordigno collocato davanti alla saracinesca di un bar in via Venezia, e che ha danneggiato tre negozi a pianterreno.
Fortunatamente la deflagrazione non ha provocato feriti, ma ha comunque costretto i vigili del fuoco ad evacuare l'intero palazzo.

Sul posto sono intervenuti, oltre alle squadre dei Vigili del fuoco, anche gli uomini della Protezione civile, Polizia e Carabinieri. I senza tetto sono stati ospitati presso alcuni parenti; un nucleo familiare è stato trasferito nel centro di accoglienza della Protezione civile. L'onda d'urto dello scoppio ha sfondato le pareti di due negozi attigui al bar e scagliato detriti fino a trenta metri di distanza. Alcuni minuti prima dell'esplosione uno degli inquilini insieme alla moglie e a due figli, era appena passato davanti al bar. "Siamo vivi per miracolo - ha detto - la palazzina ha tremato come se vi fosse stato un terremoto".

L'attentato è avvenuto nel quartiere Cantina sociale, a circa 300 metri dalla sede del Commissariato di polizia. I Vigili del fuoco hanno escluso che l'esplosione sia stata causata da un ordigno. Gli investigatori, invece non escludono alcuna ipotesi, compresa quella legata al racket delle estorsioni. Il proprietario del bar è agli arresti domiciliari con l'accusa di spaccio di droga.

[Informazioni tratte da Rainews24, La Siciliaweb.it, Ansa.it]