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Attraverso il mare, sfidando la morte

L'emergenza sbarchi nel Canale di Sicilia non finisce mai... E chi muore in viaggio viene gettato in mare

05 agosto 2013

L’emergenza sbarchi nel Canale di Sicilia non finisce mai. Ancora questa notte la centrale operativa della Guardia Costiera ha provveduto ad inviare soccorsi nella zona, dopo la segnalazione di tre diverse imbarcazioni in difficoltà in acqua libiche.
Il primo barcone, con a bordo 102 migranti, è stato intercettato da un mercantile battente bandiera liberiana che, dopo averli soccorsi, ha fatto rotta verso Malta. Un altro barcone che imbarcava acqua, con a bordo 205 migranti, è stato soccorso da un pattugliatore della Guardia costiera mentre nella zona si è diretta anche una motovedetta partita da Lampedusa e un'altra motovedetta raggiungeva una terza imbarcazione, anch'essa in difficoltà. Nella zona la centrale operativa delle Capitanerie di porto ha inviato 4 mercantili.

Tutto questo solerte impegno, putroppo quotidiano, dopo che, nella notte tra sabato e domenica, la Guardia costiera è intervenuta per soccorrere un gruppo di 90 somali (tra cui 14 donne) a bordo di un gommone alla deriva nel Canale di Sicilia, intercettato ed aiutato in un primo momento da una nave mercantile. Il soccorso è avvenuto nelle acque vicino a Lampedusa a 100 miglia dalle coste italiane.
Arrivati nell’isola, i profughi apparsi profondamente prostrati e in pessime condizioni di salute, hanno raccontato che tre donne sarebbero morte di stenti durante il viaggio, un viaggio durato cinque giorni, e che i loro corpi sarebbero stati abbandonati in mare.

Nelle ultime ore sono approdati a Lampedusa quasi 270 migranti. Tutti gli immigrati sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza dell'isola che in questo momento ospita circa 840 persone e che ha una capienza massima di circa 300 persone. Entro oggi saranno inoltre effettuati due ponti aerei con altre località e un centinaio circa di migranti lascerà l'isola.

Intanto l'isola, costretta a fare i conti con la crisi economica, si trova ancora una volte di fronte al grande problema del pregiudizio di una parte di possibili turisti in arrivo che hanno paura di incontrare i migranti a Lampedusa. Per tale ragione in sindaco tranquillizza: "I trasferimenti di migranti ci sono tutti i giorni, così come ci sono altri arrivi, e non riusciamo a far sì che si svuoti il centro d'accoglienza. La presenza media giornaliera alla struttura di contrada Imbriacola è di circa 800 persone, cifra che rende il centro invivibile - spiega Giusi Nicolini - L'isola in questi giorni ospita circa seimila turisti, che però non si accorgono di nulla: Apprendono dei continui salvataggi da giornali e telegiornali. Non vivono certamente il fenomeno perché sono e restano due mondi distinti e separati. L'isola, dal punto di vista turistico, è dunque, vivibilissima".

L’infinita emergenza sbarchi, non riguarda solo Lampedusa. Punto d’approdo per le centinaia di disperati in fuga dall’Africa anche la costa Siracusana. Sabato scorso, un centinaio di migranti sono stati intercettati dalla Capitaneria di Porto di Siracusa, su un'imbarcazione a largo di Punta Milocca. Il barcone, un peschereccio celeste con la scritta "Rajab 28", dopo essere stato esortato più volte dalla motovedetta della Capitaneria a dirigersi a riva aveva tentato la fuga incastratosi alla fine sugli scogli. A quel punto gli immigrati sono scappati nelle campagne circostanti.
Di questi 94, tutti eritrei, sono stati rintracciati e portati al commissariato di Ortigia. Tra di loro 11 donne di cui una in stato interessante, e 33 bambini tra cui alcuni di uno o due anni. I migranti avrebbero pagato 1.800 dollari a un'organizzazione locale per imbarcarsi sul peschereccio diretto sulle nostre coste.

E ancora, questa notte tra Siracusa e Ragusa, un barcone di circa 17 metri, intorno alle 3:30 è arrivato a Punta Rio, vicino a Ispica. Secondo il Gruppo interforze della Procura di Siracusa, i circa 100 migranti arrivati, probabilmente eritrei, giunti a terra si sono dispersi. Le forze dell'ordine hanno rintracciato una trentina di migranti, tra donne e bambini, portati nei locali del mercato ittico di Portopalo di Capo Passero.
Intanto, un gommone è stato intercettato questa mattina a 20 miglia dalla costa siciliana da una motovedetta della Capitaneria di porto di Pozzallo. Una novantina i migranti a bordo, che dovrebbe giungere nella tarda mattinata, tra cui 26 donne e un bambino.

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05 agosto 2013
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