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Auguri Frank!

Il grande, indimenticabile Frank Zappa il 21 dicembre avrebbe compiuto 70 anni. Per lui un ricordo

20 dicembre 2010

Il 21 dicembre Frank Zappa avrebbe compiuto 70 anni. Ne sono già passati 17 da quel 4 dicembre 1993, quando un cancro alla prostata lo ha ucciso.
Zappa rimane uno dei personaggi più originali, difficili da catalogare e influenti della musica americana della seconda metà del secolo scorso. Basta pensare che la sua ultima apparizione in pubblico, nel settembre del 1992 - era malatissimo - è stata al Festival di Francoforte, una delle più importanti manifestazioni di musica colta del mondo dove era stato invitato, insieme tra gli altri a John Cage e Karlheinz Stockhausen, a presentare parte delle sue composizioni e quel concerto, oggi un cult assoluto, è "The yellow shark", un originalissimo esempio di musica contemporanea. Ma Zappa è stato introdotto nella hall of fame del rock'n roll ed è una figura decisiva per le contaminazioni del jazz con altri generi. Uno strano mix tra un agitatore culturale, un comico, un direttore d'orchestra implacabile, un grande chitarrista, un combattente per la libertà del pensiero e un nemico della censura. A tutto questo si aggiunga che è stato uno sperimentatore dello studio di registrazione che, insieme alla batteria (il suo primo strumento), la chitarra e il synclavier (il più avanzato sintetizzatore della sua epoca), è stato una sorta di suo secondo strumento. Zappa aveva una memoria prodigiosa, e ricordava nota per nota tutto quello che veniva suonato da lui e dai suoi musicisti in studio e dal vivo e registrava tutto quello che suonava. Lavorava sui nastri con un lavoro di montaggio che raggiungeva la sofisticazione degli attuali strumenti digitali. Fin dal suo disco d'esordio "Freak out!" ha delineato la sua personalita' musicale, in un mix di rock, doo-woop, jazz, musica d'avanguardia (è sempre stato un fan devoto di Edgar Varese) con testi satirici che mettevano alla berlina dalla politica all'underground senza far sconti a nessuno, Beatles compresi, parodiati nella celebre copertina di "We're here only for the money". Una strana combinazione di assoluta razionalità e follia dadaista che ha ispirato tutta la sua vita. Zappa è stato anche uno dei più prolifici autori della sua epoca e la sua discografia è davvero sterminata: non si possono comunque non ricordare "Uncle meat", "Hot rats", "Chunga's revenge", "Grand wazoo", "Joe's garage", il monumento al suo talento di chitarrista "Shut Up 'n Play Yer Guitar". Solo qualche titolo per riassumere un'avventura artistica straordinaria vissuta accanto alle varie edizioni della sua Mothers of invention, a personaggi straordinari come Captain Beefheart, la sua collaborazione con Pier Boulez. Senza dimenticare le sue avventure nel cinema: i primi soldi se li è guadagnati proprio scrivendo colonne sonore per film indipendenti, poi fu arrestato perché ingiustamente accusato di produrre film pornografici. La sua opera cinematografica più famosa è "200 Motels", un film folle sulla vita on the road di una rock star cui hanno partecipato Ringo Starr e Keith Moon. [ANSA]

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20 dicembre 2010
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