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Aumentano i casi di nuova influenza in Italia

Registrati altri 6 casi in Italia. Dal ministero della Salute tranquillizzano: ''E' tutto sotto controllo''

01 luglio 2009

"In Italia fino ad ora abbiamo avuto un centinaio di casi di nuova influenza (per la precisione 123, ndr), di cui 5/6 secondari. Dunque l'andamento è molto lieve ma la sorveglianza è comunque presente".
Ferruccio Fazio, viceministro alla Salute, lo ha ribadito nei giorni dopo aver avuto un colloquio con il direttore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Margaret Chan. Fazio ha sottolineato che "si continua la sorveglianza, ma in Italia non c'è una grande diffusione del virus". La fase di pandemia vale per tutti, "ma tecnicamente in Italia non siamo in fase 6. Dunque monitoriamo la situazione - ha assicurato il sottosegretario - e si studiano a diversi livelli le strategie di vaccinazione".
Per chi viaggia, poi, "basta rispettare le normali misure igieniche", ha aggiunto Fazio, e cioè lavare spesso le mani ed evitare luoghi chiusi e affollati. Nessuna controindicazione arriva dal viceministro per i viaggi, a causa della nuova influenza.

Intanto gli ultimi dati italiani ci parlano di altri sei casi positivi di nuova influenza: tre in Emilia Romagna, due nel Lazio e uno in Sicilia. Lo ha comunicato oggi il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
I tre casi romagnoli riguarderebbero due donne, una di 38 anni e l'altra di 46, e un bambino di 10 anni. La prima donna, a contatto stretto di un caso già segnalato, ha presentato i sintomi il 25 giugno scorso. "La donna - si legge nella nota del ministero - è stata sottoposta ad isolamento domiciliare ed e in buone condizioni di salute". La donna di 46 anni è un altro contatto stretto dello stesso caso e ha presentato i sintomi il 25 giugno scorso. La signora è stata ricoverata in ospedale, dove è stata sottoposta a terapia con antivirali e sta bene.
Il bambino di 10 anni, infine, rientrato da Londra lo scorso 28 giugno e ricoverato in ospedale per accertamenti il giorno 29, sta bene.

I due casi registrati nel Lazio sarebbero un uomo di 38 anni, proveniente da New York, che ha presentato i sintomi il 20 giugno scorso e, ricoverato per accertamenti e posto in isolamento domiciliare, sta bene, e una donna di 37 anni, proveniente dagli Stati Uniti, che ha presentato i sintomi il 18 giugno scorso, ricoverata per accertamenti e posta in isolamento domiciliare, gode di buone condizioni di salute.
Il sesto caso è stato segnalato dalla regione Sicilia. Si tratta di un ragazzo di 18 anni, rientrato da un viaggio in Spagna e Regno Unito. Il giovane ha presentato i sintomi il 24 giugno ed è stato ricoverato in ospedale, da cui è stato dimesso in buone condizioni di salute. 

In Danimarca il primo caso di Influenza H1N1 resistente al Tamiflu - Gli scienziati hanno registrato il primo caso della nuova influenza H1N1 in grado di resistere al Tamiflu, il principale farmaco antivirale per curarla, secondo quanto riferito nei giorni scorsi da alcuni funzionari danesi e dal produttore del medicinale. "Mentre gli veniva somministrato il farmaco, il paziente sembrava aver sviluppato una (forma di) resistenza", ha spiegato David Reddy, a capo della taskforce che si occupa delle pandemie alla Roche Holding Ag, durante una conference call coi giornalisti sul primo caso registrato in Danimarca. "Questa è la prima notizia che abbiamo di un fenomeno del genere nell'ambito della H1N1", ha aggiunto.
Anche la comune influenza di stagione è in grado di resistere al Tamiflu e Reddy ha spiegato che ci si aspettano casi di resistenza anche nella H1N1, nonostante la Roche stia lavorando a strategie per contrastare questa eventualità.
L'Oms non ha commenti al momento sul caso di resistenza al Tamiflu.

Il virus è nato negli Usa 90 anni fa - L'influenza suina affonda le sue radici nel lontano 1918, il virus H1N1 avrebbe infatti avuto origine da una malattia dei maiali che nel 1918 comparse tra gli animali della fiera "Cedar Rapids Swine Show" in Iowa, e da allora si sarebbe rimescolato almeno 4 volte con altri virus influenzali "estinguendosi" per brevi periodi e poi ricomparendo un po' trasformato, fino a ricomparire nelle "vesti" dell'attuale H1N1 pandemico.
È quanto affermano esperti della University of Pittsburgh Graduate School of Public Health sulla rivista New England Journal of Medicine. Il virus suino avrebbe dunque qualcosa come 90 anni e sarebbe nato in concomitanza con il virus della Spagnola che seminò morte nel mondo, ha spiegato Shanta Zimmer. Mentre la Spagnola uccideva gli uomini, l'antenato di H1N1 circolava tra i suini.
Il virus è ricomparso e si è temporaneamente "estinto" varie volte; dopo la sua ricomparsa del 1977, H1N1 ha continuato a circolare per tutti i passati 32 anni tra gli esseri umani come un'influenza stagionale.
Questo studio indica che il virus, pur non essendo molto letale, ha invece imparato negli anni a trasmettersi con facilità da animali a uomo e di questa elevata trasmissibilità, concludono gli autori del lavoro, bisogna tener conto per gli sviluppi futuri dell'epidemia.

[Informazioni tratte da Ansa.it, La Siciliaweb.it, Reuters, ilsussidiario.net]

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01 luglio 2009
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