Aumentano Irap e Irpef
Sei le Regioni italiane dove aumenteranno le due imposte, fra queste anche la Sicilia
Per l'Unione Europea, l'intenzione del nuovo governo italiano di dedicarsi ad un rigoroso controllo della spesa, è ''un passo molto positivo''.
Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa, ha assicurato che per ora non ci sarà nessuna manovra bis: ''Mi sono chiesto all'inizio dell'attività del governo se non fosse più opportuno procedere con un intervento correttivo durante la gestione corrente ma si è deciso di procedere con il controllo dell'esecutivo sulla spesa sfruttando le opportunità della legge finanziaria vigente, e procedere con la 'due diligence' per poi decidere i passi successivi''. ''Siamo consapevoli che la ripresa è quella che garantisce la solidità dei conti pubblici'', ha sottolineato il responsabile del Tesoro spiegando con ''un ordine di priorità'' il fatto che il Consiglio dei ministri ha prima esaminato i provvedimenti del ministero dello Sviluppo e poi è passato a quelli sui conti pubblici. Conti pubblici che per il 2005 presentano una situazione peggiore a quella di un altro anno critico come il 1992.
A questo punto, nel corso della sua conferenza stampa, il ministro Padoa Schioppa ha annunciato che per sei regioni scattano gli aumenti automatici delle imposte Irap e per l'addizionale Irpef previsti nell'ultima Finanziaria per chi ha superato il tetto delle risorse destinate alla sanità.
Le regioni interessate, che sono Liguria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania e Sicilia, non hanno però pensato, come l'UE, ''che questo fosse un passo molto positivo''.
Il controllo della spesa verrà attuato sulla base della direttiva approvata due giorni fa dal Consiglio dei ministri su proposta dello stesso Padoa Schioppa. ''L'obiettivo - spiegano fonti di governo - è quello di monitorare con massimo rigore le disposizioni in materia di contenimento della spesa, previste dalla Finanziaria 2006''. Il provvedimento prevede una serrata attività di monitoraggio da parte della Ragioneria dello Stato sulle spese delle amministrazioni pubbliche e si colloca nell'ambito dell'attuazione rigorosa della Finanziaria 2006 auspicata anche da Bruxelles.
''Le regioni interessate lo sanno già'', ha detto il ministro dell'Economia rispondendo a una domanda specifica. Poi ha aggiunto: ''L'aumento dell'addizionale Irpef regionale e dell'Irap, che vengono portate alle aliquote massime previste dalla legge non è stata una decisione dell'esecutivo'' ma di una ''dinamica già presente nella legislazione vigente'', in pratica da norme previste dalla finanziaria approvata nella passata legislatura.
Le norme prevedono anche un ''affiancamento volontario'' dei presidenti delle regioni per ridurre la spesa sanitaria, ma su questo punto il ministro non ha fornito ulteriori elementi.
Padoa Schioppa ha annunciato le misure scattate automaticamente parlando della Sanità come ''un altro campo critico'' per i conti pubblici. ''Sappiamo che ci siano dinamiche - ha detto il ministro parlando della spesa sanitaria delle regioni - che vanno al di là dei finanziamenti rispetto a consumi concordati in passato e dall'altro lato ci sono misure correttive, previste dalla Finanziaria passata, anche a carattere automatico per chi supera questi tetti. Abbiamo trovato la procedura avviata per le regioni che avevano superato i tetti e abbiamo mantenuto questa dinamica''.
Quindi Padoa Schioppa ha aggiunto ''che è in corso ora l'esplicazione degli effetti delle norme della finanziaria, che sono in parte automatiche, come l'aumento delle aliquote Irap e Irpef (regionale) e in parte una procedura di affiancamento, che è volontaria, per le regioni che devono correggere le dinamiche dei loro spese sulla questione dei farmaci. Non sono decisioni dell'esecutivo ma dinamiche insite nella legislazione vigente. Loro lo sanno, ne abbiamo già parlato''.
Il ministro ha quindi ricordato che il ''tetto'' è stato sforato anche da altre regioni, che però hanno adottato misure correttive: per loro non scatteranno gli aumenti automatici d'imposta e l'eventuale affiancamento.
Nessuna stretta aggiuntiva sulla spesa, dunque, ma l'applicazione con il ''massimo rigore'', evidenziano le fonti, delle disposizioni in materia di contenimento della spesa già contenute nella Finanziaria 2006.