Ballarò significa Palermo
Al via un lungo calendario di eventi per lo storico quartiere palermitano che coinvolge decine di associazioni
"Ancora una splendida sinergia fra pubblico e privato. Ancora un forte legame fra cultura e territorio, fra cultura e solidarietà. Ballarò sempre più si sta mostrando alla città - ed oltre la città - come un modello da applicare ovunque. Un esempio di attivismo e partecipazione sul territorio, che si intrecciano con il dialogo e la collaborazione con le istituzioni".
Con queste parole il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, all'inizio di questa settimana ha tagliato idealmente il nastro delle manifestazioni di "Ballarò significa Palermo", il progetto di promozione territoriale nato nel 2013 grazie al Comitato "Ballarò significa Palermo" (Ars Nova, Italia Nostra-Palermo, Kleis, Culturae, Insieme per la Cultura), che anche quest'anno ha organizzato la manifestazione insieme con il Comune di Palermo.
Cultura e promozione del territorio. Un programma fitto di appuntamenti, eventi, dibattiti, iniziative, si svolgerà lungo due stagioni: la Primavera e l'Autunno. Al centro Ballarò e - attraverso questo quartiere - tutta la città. E tutta la città è "Palermo Capitale della Cultura 2018".
Il programma ha preso il via martedì scorso con la Conferenza internazionale "Palermo capitale italiana e mediterranea di culture" (che si è tenuta per due giorni nel complesso del Centro linguistico di Ateneo dell'Università di Palermo). Ieri, invece, è stata la Giornata Internazionale della Poesia, per celebrare una delle più preziose forme di espressione e identità culturale e linguistica dell'umanità.
Via via arriveranno "Anima Ballarò", "La Via dei Librai", "Ballarò Espo", "I classici in strada", "Il Gran Ballo di Primavera", ed in autunno: "La Festa dell'Onestà", "Palermo sostenibile", "Palermo in tutte le lingue" e "Palermo per il futuro".
"Questo - ha spiegato l'assessore alla Cultura, Andrea Cusumano - è un passaggio culturale molto importante per la nostra città. Il senso di comunità si è rafforzato in maniera evidente, univoca. Ballarò ma non solo, anche il Capo, Danisinni, lo Zen, stanno facendo comunità. Produrre una cultura di comunità, è questo il nostro obiettivo".
"Quello iniziato nel 2013 - ha spiegato il coordinatore del Comitato "Ballarò significa Palermo", Giulio Pirrotta - è un percorso che in questi anni ha portato a scoperte, riconoscimenti, incontri, che hanno dato l'identità a questo progetto. Un progetto che parte da Ballarò ma si rivolge a tutta la città, non solo al centro storico".