Bambini in Istituto: quale futuro? A Messina un convegno su ''Comunità, famiglie e accoglienza dei minori''
''Mettiamo al centro il bambino e la sua crescita, nel segno dell'autostima e della fiducia nel futuro''
Un'occasione per riflettere sull'imminente chiusura degli Istituti per minori, con un confronto tra esperti e operatori, in modo da favorire l'accoglienza dei minori all'interno delle famiglie e delle comunità di tipo familiare.
''Mettiamo al centro il bambino e la sua crescita, nel segno dell'autostima e della fiducia nel futuro'', afferma l'avvocato Francesca Panarello, mediatrice familiare e volontaria dell'Associazione ''Una famiglia per amico''. Così ''La comunità e le famiglie. Verso la de-istituzionalizzazione dei minori: responsabilità e risorse'' è il titolo del convegno che si svolgerà oggi, martedì 4, e mercoledì 5 aprile, su iniziativa di ''Una famiglia per amico'', in collaborazione con il Comune di Messina, l'Aiaf (Associazione italiana avvocati della famiglia - sezione territoriale di Messina), l'Aibi (Associazione Amici dei bambini - sezione territoriale Sicilia - Messina) e il Centro servizi per il Volontariato
Il convegno, che si svolge oggi presso il Salone delle Bandiere del Comune di Messina, a Palazzo Zanca, si inserisce nell'ambito dei progetti sostenuti dal Centro Servizi per il Volontariato, al fine di fornire proposte adeguate di formazione per il volontariato e la comunità civile. La seconda giornata, mercoledì 5, si svolgerà invece presso il Forte Petrazza.
''Il convegno nasce dalla necessità di approfondire le questioni connesse con l'imminente chiusura degli Istituti per minori, prevista per il 31 dicembre 2006 (legge n. 149/2001). In particolare, ci interessa avviare un confronto con esperti e operatori per individuare soluzioni che mettano al centro il bambino e per avviare processi virtuosi di accoglienza all'interno delle famiglie e delle comunità di tipo familiare'', spiega la mediatrice familiare Panarello. ''E' fondamentale infatti ricercare soluzioni che abbiano come obiettivo la crescita del minore, nel segno dello sviluppo dell'autostima. Chi è reduce da esperienze dolorose nella famiglia d'origine, spesso maturate nell'ambito di ambienti degradati, deve acquisire fiducia negli altri e nel proprio avvenire. Inoltre, quando è possibile, occorre favorire il reinserimento nella famiglia di provenienza. L'importante è che si superi la logica dell'emergenza, non intervenendo solo quando vi è un caso urgente. In quei frangenti - sottolinea la mediatrice familiare - risulta difficile poter affrontare al meglio i problemi e le esigenze del bambino. Attraverso il convegno di Messina, intendiamo riflettere affinché, qualsiasi sia la soluzione approntata - le comunità di tipo familiare, le comunità di accoglienza per minori (più adatte per gli adolescenti) o l'affido in una famiglia - al centro dell'attenzione vi sia la qualità dell'intervento a favore del bambino. Un intervento che valorizzi la qualità del dialogo e della relazione, necessari per avere fiducia nella vita e in se stessi. Un altro obiettivo che ci prefiggiamo - continua la volontaria di ''Una famiglia per amico'' - riguarda la necessità di creare reti e occasioni di costante collaborazione tra gli operatori e le istituzioni, dai servizi sociali alla magistratura, dagli educatori al volontariato. Si tratta di una sinergia essenziale, soprattutto quando si agisce in zone degradate, in periferia, lì dove serve un'azione integrata, sociale e culturale, per combattere la rassegnazione''.
A Messina, nei prossimi mesi, proprio per favorire la cultura dell'accoglienza, sarà aperta una Casa famiglia. Si tratta di un progetto di pronta accoglienza per bambini da 0 a 6 anni, promosso dall'associazione ''Una famiglia per amico'' e dalla Caritas diocesana. I locali sono stati forniti dall'Istituto S. Brigida e la struttura prevede gruppi di auto aiuto, utili per sostenere le famiglie che accoglieranno al loro interno i minori. In questo modo, oltre a ospitare temporaneamente i bambini, saranno supportate costantemente le famiglie che hanno deciso di intraprendere questa esperienza, con progetti educativi ispirati alla cultura dell'accoglienza.
INFO
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Tel 090/771956
Cesv di Messina
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