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Banale, volgare e danneggia i giovani

La Televisione itania secondo il presidente dell' Autorità per le garanzie nelle comunicazioni

31 ottobre 2008

La tv italiana "presenta livelli di banalità e volgarità", "preferisce insistere sul ripetitivo, quando non sul becero". E' questo il duro commento che il presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) Corrado Calabrò, ha rilasciato ieri in audizione alla Commissione Parlamentare per l'infanzia. L'Agcom, ha annunciato Calabrò, realizzarà un 'libro bianco' sugli effetti della programmazione televisiva sui minori: "Avvieremo uno studio specifico che analizzi la programmazione televisiva in Italia, e l'uso dei media, vecchi e nuovi, verifichi il suo grado di qualità e se essa possa produrre effetti sui cosiddetti 'comportamenti sociali'. Penso al fenomeno del 'bullismo', e a quello, recente, del consumo di alcool da parte dei minori". Il progetto ha anche l'obiettivo di rendere più "proficua l'attività di segnalazione" che viene trasmessa ogni sei mesi alla Commissione come previsto dal 'Testo Unico della Radiotelevisione'.

"La televisione - ha sottolineato Calabrò - propone modelli che possono indurre all'emulazione da parte dei giovani. Quindi, uno standard di qualità costituisce un interesse generale per tutta la società. Le norme vigenti invece, si occupano essenzialmente di divieti". Quindi, "lo studio dovrebbe analizzare, in un'ottica multidisciplinare, la programmazione delle principali emittenti nazionali, diffuse dalle varie piattaforme trasmissive, grazie al monitoraggio svolto dall'Autorità 24 ore su 24". "Le immagini televisive orientano l'opinione pubblica, suscitano consensi e dissensi, determinano scelte politiche, economiche, finanziarie. Ma sono i bambini quelli che subiscono, più di tutti, l'influenza della tv", ha rimarcato ancora il presidente dell'Agcom, aggiungendo che "oggi, grazie all'evoluzione tecnologica, gli scenari che eravamo abituati a vedere stanno progressivamente cambiando con il potenziamento dell'interattività e della multimedialità. Il che, però, non attenua ma rafforza l'esigenza di una tutela specifica e efficace di tale categoria di telespettatori ipersensibili". "Esigenza che è sancita a livello internazionale, comunitario e nazionale - ha ricordato - ma che i nuovi scenari rendono tecnicamente più difficile perché con le nuove tecnologie entriamo in un terreno meno conosciuto, dove le regole sono ancora da definire ed è difficile farle rispettare".

"La multimedialità è il comportamento emergente tra i giovani - ha affermato ancora Calabrò - l'uso dei vecchi media, la radio e la televisione, si integra con quello dei nuovi media, la pay-tv, Internet, il pc, il videofonino, l'iPod, ed entra sempre più a far parte del quotidiano delle famiglie. E tra i bambini e i giovani l'uso delle nuove tecnologie è molto più diffuso che tra gli adulti. I ragazzi utilizzano i media in 'libertà' e con autonomia: si appropriano della tv in tutte le ore, la mattina appena alzati, il pomeriggio, la sera; al contrario degli adulti, più legati ad orari ed eventi standardizzati".
 
E passando dal piccolo schermo ai videogiochi, Calabrò ha voluto ricordare infine che questi ultimi "costituiscono per i ragazzi la principale porta di ingresso all'apprendimento delle nuove tecnologie e potrebbero quindi essere utilizzati per veicolare e diffondere valori positivi, oltre che la conoscenza informatica, concorrendo così concretamente alla tutela del sano ed armonico sviluppo psico-fisico e morale dei minori". "Giocare con i videogiochi - ha concluso - è divenuto oggi un costume di massa, soprattutto a fronte dell'evoluzione delle piattaforme 'di ultima generazione' che offrono non più soltanto giochi ma intrattenimento multimediale, in ambienti nei quali è possibile anche navigare in Internet o vedere Dvd, tanto che l'età media dei giocatori va progressivamente aumentando. Si è così sviluppata un'offerta di contenuti per giocatori adulti che rende necessario apprestare idonee forme di tutela, affinché gli utenti minorenni non entrino in contatto con contenuti potenzialmente nocivi per il loro equilibrato ed armonico sviluppo". [Adnkronos/Ign]

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31 ottobre 2008
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