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Barricate verdi contro Riina jr

Il figlio di Totò Riina può lasciare Corleone e trasferirsi a Padova. Ma la Lega insorge: "Pronti a manifestare"

05 marzo 2012

Giuseppe Salvatore Riina, il figlio 34enne del boss mafioso Totò Riina, potrà lasciare Corleone, dove sta scontando la sorveglianza speciale dopo essere uscito dal carcere, e trasferirsi a Padova per lavorare presso una onlus. Lo hanno deciso i giudici della sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo, che hanno accolto l'istanza dei legali di Riina junior. La notizia è confermata dal legale di Riina, Luca Cianferoni. "Il mio cliente è sereno. Non ho altro da aggiungere" ha detto l'avvocato Cianferoni.

"Ci auguriamo che possa ricostruirsi una vita all'insegna della legalità e della trasparenza - ha commentato Antonino Iannazzo, sindaco di Corleone - Riina Junior non ci fa paura e la sua presenza qui è stata per il paese un test importante perché i miei concittadini hanno saputo reagire". "Onestamente - ammette il primo cittadino - non ha creato problemi, io stesso l'ho incontrato solo tre volte, ma il paese ha dimostrato che il cambiamento a Corleone non è solo di facciata. Abbiamo proseguito il nostro percorso di legalità, senza farci influenzare dalla sua presenza. Di questo non posso che essere orgoglioso".
'No comment' da parte del sindaco di Padova, Flavio Zanonato. "Evito di commentare decisioni della magistratura - ha spiegato - Anche questa è una misura e bisogna accettarla". Quanto alla possibilità che la decisione scateni proteste nella città veneta, "credo - ha concluso il sindaco Zanonato - che le cose verranno fatte in modo tale da non creare nessun problema".

Secondo Tina Ciccarelli, responsabile della onlus "Famiglie padovane contro l'emarginazione e la droga", "una possibilità, ma una sola, la si dà a tutti, l'importante è che chi l'ottiene la sappia cogliere". "Noi lo accoglieremo - ha aggiunto - e lo metteremo alla prova, faremo molta attenzione e di certo non faremo sconti. Se non coglierà questa possibilità per noi non ci sarà appello". "Salvatore non lo conosco, non gli ho mai parlato - ha spiegato ancora Ciccarelli - la sua ospitalità da noi è stata per così dire 'sponsorizzata' da un sacerdote e dalla sua avvocatessa. Mi hanno detto che è tanto cambiato che vuole togliersi il fardello del nome che porta e del suo passato, che è bravo negli studi". "Staremo a vedere - ha detto - ho ascoltato e preso atto ma aspetto i fatti; questa vicenda è una sfida anche per la nostra onlus e forse pure un rischio ma siamo pronti a correrlo, fa parte delle nostre scelte di vita". Riina Jr. a Padova seguirà i corsi di Economia e commercio all'Università ma "dovrà guadagnarsi l'ospitalità - avverte Ciccarelli - non vogliamo nulla dalla sua famiglia quindi lavorerà per mantenersi". "E poi - ha concluso  - come prevede la nostra organizzazione distribuirà viveri ed indumenti ai poveri come volontario, un bagno di umiltà che fa sempre bene".

La Lega Nord si è detta pronta a organizzare iniziative per manifestare tutto il suo dissenso e in prima linea è sceso in campo Umberto Bossi: "E' un attentato contro il Nord, che il Nord dovrebbe punire con la pena di morte per le conseguenze che avrà sulla nostra società: rapine, violenze e mafia".
"Sono assolutamente contrario a questa decisione - ha affermato il commissario della sezione Lega Nord di Padova Massimo Bitonci - Mi chiedo perché, con tutta la nostra gente che ha problemi per la crisi economica, le associazioni di sinistra a Padova devono pensare sempre agli altri prima che ai nostri cittadini in difficoltà. Vedremo nei prossimi giorni come organizzarci per manifestare il nostro dissenso per questa decisione presa senza ascoltare la voce contraria del territorio. Prenderemo sicuramente delle iniziative".
Sulla stessa linea Mariella Mazzetto, capogruppo della Lega Nord nel consiglio comunale di Padova. "Io credo che dobbiamo fare una manifestazione e una dimostrazione - ha sottolineato - Ognuno si deve tenere i propri condannati e i propri mali: noi abbiamo già avuto in passato la Mala del Brenta e abbiamo già vissuto esperienze negative".
"Per noi veneti è un personaggio fortemente indesiderato. Gli faremo trovare un bel comitato d'accoglienza: non vogliamo diventare una colonia di mafiosi e criminali. Che il Tribunale di Palermo abbia consesso al figlio di Totò Riina di trasferirsi in Veneto, è una notizia inquietante e fortemente negativa contro la quale siamo pronti a mobilitarci anche con azioni clamorose. Per il figlio del boss della mafia abbiamo pronto il foglio di via dalla nostra Regione: resti a casa sua e non venga a rompere da noi". E' l'attacco dell'europarlamentare della Lega Mara Bizzotto. "In Veneto non lo vogliamo: non siamo e non vogliamo diventare la colonia di mafiosi ed ex criminali - ha spiegato Bizzotto - Il giorno in cui Riina junior dovesse arrivare a Padova, gli faremo trovare un bel comitato d'accoglienza in modo che capisca chiaramente come per noi Veneti egli risulti un personaggio fortemente indesiderato e sgradito". "Il rampollo di casa Riina farebbe bene a rimanere in Sicilia, nel suo habitat di Corleone - ha concluso Mara Bizzotto - Sono sicura che nel suo paese si troverebbe molto più a suo agio rispetto ad una terra, quella Veneta, che lo rifiuta e che non vuole avere niente a che spartire con la mafia e con personaggi legati a Cosa Nostra".

Qualsiasi cosa dica la Lega, per il giovane Riina Padova rappresenta veramente un'opportunità dopo quasi nove anni passati in carcere: nel 2000, la squadra mobile e la Procura l'avevano sorpreso a riorganizzare una sua cosca, con l'obiettivo di gestire gli appalti del porto di Palermo. Acqua passata? Di certo, una seconda possibilità fuori dal carcere non potrà avere il fratello di Salvuccio Riina, Giovanni, che ha 37 anni e da 12 è rinchiuso all'ergastolo.
Adesso per lui è tempo di preparativi. Secondo alcune indiscrezioni, il giovane Riina potrebbe arrivare a Padova fra una decina di giorni.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it, Corriere del Mezzogiorno]

- Riina jr vorrebbe andare via da Corleone (Guidasicilia.it, 19/01/12)

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05 marzo 2012
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