Beni mobili e immobili per un valore di cinque miliardi di euro confiscati ad tre mafiosi già detenuti
Venerdì scorso gli investigatori del Centro operativo Dia di Palermo hanno sequestrato beni per un valore di cinque miliardi di euro appartenenti a mafiosi detenuti.
Si tratta di beni mobili ed immobili, di un'azienda agricola con allevamento di bestiame, conti correnti ed altre disponibilità finanziarie, di quote societarie e beni aziendali che erano nella disponibilità di Vito Vitale, già capo mandamento di Partinico (PA), di Giuseppe Bommarito, imprenditore edile, ritenuto affiliato alla famiglia mafiosa di San Giuseppe Jato (PA), e a Nicolò Di Trapani, sicario della famiglia Resuttana-San Lorenzo di Palermo, tutti e tre detenuti.
I provvedimenti sono stati emessi dai giudici del tribunale sezione misure di prevenzione, su richiesta della procura della Repubblica. Il decreto di confisca ha riguardato in particolare due appartamenti, tre appezzamenti di terreno, otto autovetture di varia cilindrata, cinque autocarri e due motociclette; conti correnti, depositi a risparmio, fondi gestione ed altre utilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 60mila euro; capitale sociale e beni aziendali di 4 società di costruzioni e l'intero patrimonio di due ditte individuali.