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Beppe Grillo è tornato in Sicilia

Il leader M5S in tour elettorale: "Non eravamo pronti per governare ma entro tre anni ce la faremo"

01 giugno 2013

Beppe Grillo è tornato nella "sua", terra nella quale è cominciata l’escalation del MoVimento 5 Stelle. Grillo torna in Sicilia e fa la sua prima tappa elettorale a Mascalucia, piccolo comune del Catanese dove il 9 3 10 giugno si voterà per le comunali.
La piazza di Mascalucia è piena e Beppe Grillo salito sul palco, come al suo solito, comincia a sferzare colpi. E ce n’è per tutti. "Mai visto un'informazione così collusa - esordisce -, questi giornalisti ne dovranno rendere conto. Tutti dicono che siamo disgregati, che siamo divisi. Nessuno racconta che i nostri ragazzi in Parlamento fanno un sacco di proposte e di decreti straordinari, però non passa nulla. E nessuno ne parla. Ma un giorno i Ballarò e le altre trasmissioni, tipo quelle di La7, dovranno fare i conti con noi, perché non ci dimenticheremo nulla".

L'impeto di Grillo è il solito: "I politici ci prendono in giro. Altro che stop dei finanziamenti pubblici, incasseranno ancora più soldi, vedrete. Noi i nostri li abbiamo dati indietro. E loro non riescono a capacitarsi di come abbiamo fatto a costruire tutto questo senza denaro in pochi mesi. Ma vi rendete conto che non abbiamo una carica in un ministero, in una commissione? Letta ha spostato l'Imu di due metri, perché senza, i Comuni restano senza soldi. E abbiamo un presidente della Repubblica che ha 85 anni e si è raddoppiato il mandato: 14 anni come capo dello Stato, incredibile".
Il leader del Movimento 5 stelle precisa: "D'accordo, alle comunali abbiamo perso qualcosa, ma non eravamo in grado di governare subito. Ci servono almeno tre anni. Ma vi assicuro che i ragazzi che si sono presentati si sono ammazzati di fatica. E alla fine abbiamo raddoppiato il numero dei Consiglieri comunali. Arriveremo, piano piano, perché non c'è alternativa. Se nessun politico oggi va in piazza un motivo ci sarà".

Grillo spiega lo scontro con Rodotà: "Io lo stimavo, come tutti, ma se aveva qualcosa da comunicarmi sugli errori del Movimento 5 stelle poteva telefonarmi e dirmi 'State facendo delle stronzate'. Invece ha fatto un'intervista sul Corriere".
E ancora: "Siamo il primo partito in Sicilia. All'Ars avevamo 15 ragazzi, ora sono diventati 14, perché Venturino si è staccato. Io lo capisco, uno firma per non intascare i ventimila euro previsti dalla legge e poi non ce la fa e vuole tenersi i soldi. Ma la differenza sono disposto a dargliela io di tasca mia perché lui vada via. E sono genovese".
Grillo insiste sulla realtà occultata: "Avete presente il business delle slot machine? Un nostro parlamentare in aula è intervenuto e ha fatto i nomi di undici ministri collusi. Ma nessuno ne parla, sono tutti presi a fare titoli contro il Movimento 5 stelle. Ecco perché siamo arrabbiati, ma la nostra è una rabbia bella, che salverà il Paese. Un Paese che non è più sull'orlo del baratro, è come Willy il Coyote ormai nel vuoto, un attimo prima di precipitare. Tutti noi dobbiamo muoverci per evitarlo. Io potevo starmene a casa mia, oppure riempire le piazze a pagamento, invece vengo qui senza prendere un centesimo. Ognuno deve sacrificare un po' del suo tempo per salvare gli altri".

Ce n'è anche per Berlusconi: "Tiene tutti per i coglioni. Toglierà le intercettazioni, salverà quelli del Monte dei Paschi di Siena e vi imbroglierà sempre con i suoi giornali e le sue televisioni. Finirà così, ve lo metto per iscritto: alle elezioni ci saranno solo due proposte, Berlusconi e il Movimento 5 stelle. E ne rimarrà solo uno, come Highlander". Uno spettatore gli chiede come il Cavaliere abbia potuto prendere otto milioni di voti: "Perché tutti si informano con la tv. Ma non sono io che devo andare in tv, siete voi che dovete uscire di casa...".
Per l'ex comico "gli esponenti 5 stelle sbaglieranno, ma sono persone perbene. I soldi li restituiranno o li caccio a calci....". 

Tra gli interventi dei candidati, anche quello di Lidia Adorno, aspirante sindaco a Catania: "Qualcuno si è chiesto perché Beppe sia venuto a Mascalucia e non in città, insinuando che non mi appoggiasse, ma le idee non hanno una collocazione fisica. Noi siamo tutti uniti". E via verso Siracusa, dove alle 21 è previsto il secondo comizio...[Fonte: Lasiciliaweb.it]

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01 giugno 2013
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