Berlusconi è diventato più povero! Riuscirà ad arrivare indenne alla fine dell'anno con 3,55 milioni di euro?
Sono state da poco pubblicate le dichiarazioni al Fisco dei parlamentari e del governo. Queste si possono consultare alla Camera e al Senato.
Il politico più ricco d'Italia rimane sempre lui, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ma il suo reddito nel 2004 è un quarto di quello dichiarato nel 2003. Infatti il reddito imponibile del premier, da quanto risulta dalle dichiarazioni dei redditi è sceso fra il 2003 e il 2004 da 12,762 milioni a 3,55 milioni. Insomma, il reddito di Silvio Berlusconi si è ridotto di ¾.
E pertanto il premier ha pagato 1,5 milioni di Irpef nel 2004 a fronte dei 5,7 milioni dell'anno precedente.
Nella dichiarazione patrimoniale è invariato in numero di azioni Fininvest possedute: 4.294.342, come nel 2003. Variazioni hanno subito le partecipazioni nelle varie holding italiana perché 12 delle Spa sono state incorporate in tre delle altre holding.
Nonostante questo ''impoverimento'' la Fininvest ha guadagnato, quindi questa botta di povertà che ha colpito Berlusconi, sarà provvisoria: infatti nel 2005 le otto società che controllano Fininvest hanno chiuso il bilancio con 172,9 milioni di utili, polverizzando il massimo storico di 149 milioni segnato appena un anno prima. E il premier ha ricevuto 141 milioni di dividendi (contro i 79 nel 2004) pari a uno stipendio di 390mila euro al giorno e di 11,4 milioni al mese.
Quindi con questi numeri (che, vi ricordiamo, sono soldi), il Cavaliere si conferma comunque il parlamentare più ricco. Ma per un pelo...
La riduzione del reddito del premier, infatti, ha fatto sì che il suo primato non spicchi poi così tanto tra i colleghi parlamentari: infatti lo segue di poco il senatore di Alleanza Nazionale Giuseppe Consolo, avvocato e professore universitario, con un reddito imponibile di 3.288.292 euro, in leggerissimo incremento rispetto all'anno precedente.
Al Senato Consolo è seguito dal forzista Marcello Dell'Utri, che denuncia un paio di milioni di euro in meno: 1.440.391, qualche spicciolo in meno rispetto al 1.458.957 dello scorso anno.
Al terzo posto, in questa classifica dei ricchi di palazzo Madama, troviamo il senatore di Forza Italia Aldo Scarabosio, notaio torinese, che dichiara un reddito di 940.367, in forte aumento rispetto ai 648.957 denunciati lo scorso anno.
Segue il senatore a vita Sergio Pininfarina, entrato a Palazzo Madama a settembre dello scorso anno, che ha un reddito di 854.538. Sopra il mezzo milione di euro si attestano anche i redditi di Lamberto Dini (549.823 euro) e dell'avvocato diessino Guido Calvi (511.616). Poco sotto il mezzo milione, invece, il senatore di Forza Italia Giampiero Cantoni che dichiara un reddito di 437.693 (ma quello del coniuge è di 167.931). Per l’ex presidente del Consiglio Giuliano Amato il reddito è invece di 413.413 euro.
Cifre molto più basse tra i capigruppo. Al primo posto si colloca Renato Schifani (FI) con 144.580 di reddito imponibile. Lo seguono il collega di An Domenico Nania con 142.795, e quello della Lega Ettore Pirovano (137.674). Per il presidente dei senatori della Margherita Willer Bordon, invece, il reddito è di 130.055 mentre per Stefano Boco dei Verdi è 127.947. Segue il capogruppo Udc di Palazzo Madama Francesco D'Onofrio con 125.812. All'ultimo posto c'è il presidente dei senatori Ds Gavino Angius che dichiara un reddito di 125.626 euro.
Nella ''classifica'' della Camera, al primo posto troviamo il vicepresidente della Camera e avvocato di Stato, Publio Fiori, con un reddito imponibile di 1.441.865 euro. Segue Lorenzo Acquarone dell'Udeur (1.308.876). Tra i primi dieci, sette sono del Polo: tra loro anche Niccolò Ghedini (1.278.284 euro) e Gaetano Pecorella (1.082.575), entrambi legali del presidente del Consiglio.
E sono proprio gli avvocati i più ricchi di Montecitorio. L'avvocato Giuliano Pisapia (Prc) ha dichiarato 968.503 euro, seguito da Ignazio La Russa (An) con 522.000 euro; Domenico Siniscalchi (Ds) 356.533 euro; Carlo Taormina (FI) 328.881 euro; Alfredo Biondi (FI) 328.269 euro; Cesare Previti (FI) 263.430 euro e Giuseppe Trantino (An) con 125.764 euro.
Il più ricco del centrosinistra è Clemente Mastella , con 223.916 euro, dopo di lui si piazza il segretario dei Ds Piero Fassino, che dichiara 170.935. C'è poi Alfonso Pecoraro Scanio, dei Verdi, 153.243; il segretario del Pdci Oliviero Diliberto, 128.322; di pochissimo avanti al presidente della Margherita Francesco Rutelli, 127.947.
Chiude la classifica Enrico Boselli, segretario dello Sdi ed esponente della 'Rosa nel pugno', con un imponibile di 114.389.
Tra i presidenti di Camera e Senato, il presidente di quest'ultimo, Marcello Pera, è più ricco di Pier Ferdinando Casini. Il presidente della Camera Casini ha dichiarato 210.891 euro, il presidente Pera lo supera con 225.864 euro.
Naturalmente Berlusconi è anche il più ricco di Palazzo Chigi. Nella classifica dei redditi dei ministri, lo seguono l'ex ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco (551.085 euro di imponibile) e l'ex ministro della Sanità Domenico Sirchia (358.745 euro): entrambi hanno lasciato il governo nel 2005. Dei ministri attualmente in carica, il più ricco dopo Berlusconi è Giulio Tremonti (321.889 euro).
Ma che morti di fame...