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Bernardo Provenzano sta meglio

Il boss, dopo un delicato intervento chirurgico al cervello, può tornare in cella

21 febbraio 2013

Bernardo Provenzano, fisicamente sta meglio e può lasciare l'ospedale e tornare in carcere, ma le sue condizioni mentali restano gravissime.
Questo il responso delle ultime visite mediche alle quali è stato sottoposto il boss, da settimane ricoverato nel nosocomio di Parma dopo un delicato intervento chirurgico al cervello. Il suo trasferimento in cella dovrebbe essere disposto al più presto.

Il gup di Palermo, Piergiorgio Morosini, che celebra l'udienza preliminare della trattativa Stato-mafia e che ha stralciato per motivi di salute la posizione del capomafia, ieri ha incaricato i due periti che accertarono l'incapacità di Provenzano a partecipare al procedimento di terminare i test cognitivi necessari per il "verdetto" finale sulla possibilità di sottoporre a processo il padrino corleonese. Gli esperti dovrebbero incontrare il detenuto il 28 febbraio.

In Procura, intanto, sono giunti alcuni video, richiesti dal gup, per avere un quadro completo dello stato del paziente: si tratta delle immagini dei colloqui in carcere tra il boss e i familiari dai quali emergerebbe un progressivo peggioramento delle condizioni psichiche del detenuto. Tra i filmati richiesti anche quelli girati dalle telecamere a circuito chiuso dell'istituto di pena: ci sarebbero quelli ripresi nei corridoio, mentre mancherebbero quelli della cella dove non c'è un sistema di videoripresa.

Visto le condizioni mentali, comunque gravi, di Provenzano, il suo avvocato, Rosalba Di Gregorio, ha depositato oggi un'istanza in cui chiede la revoca del 41 bis per il boss. "Visto che il regime di carcere duro - ha scritto il legale nella sua richiesta - ispirato a ragioni di sicurezza ed ordine pubblico, esplica una funzione preventiva rispetto alla veicolazione di messaggi all'esterno, attraverso la scrittura ed i colloqui e che Provenzano non è più in condizioni di scrivere, né appare in grado di veicolare alcunché, si richiede la revoca del regime carcerario duro".
L'istanza è stata depositata in Procura perché venga "girata" al ministro della Giustizia.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno]

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21 febbraio 2013
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