Biblio officina occupata di quartiere
A Palermo nasce booq, uno spazio recuperato per tutti, pubblico e libero
A Palermo nei giorni scorsi, grazie a una ventina di giovani, sono stati riaperti i portoni dei locali comunali che ospitavano il Caffè letterario Tomasi di Lampedusa, in vicolo della Neve all'Alloro.
Con l'obiettivo di restituire alla fruizione dei cittadini uno spazio pubblico, i giovani del Collettivo "booq" - biblio-officina occupata di quartiere - hanno occupato la struttura che dopo essere stata realizzata, nel 2001 con i fondi comunali, è stata successivamente lasciata nel totale abbandono.
booq nasce per rispondere a esigenze diverse: rendere disponibile un patrimonio librario di circa 7000 volumi, cercati, condivisi e raccolti nel corso degli ultimi dieci anni; costruire un’officina del riuso per ripensare il rapporto con gli oggetti, ripararli, conservarli e condividerli; riaprire uno spazio pubblico e libero.
Palermo oggi è una città disgregata. I pochi luoghi di elaborazione culturale e di aggregazione sociale si vanno spegnendo uno dopo l’altro, lasciando il posto all’incuria, alla desolazione e alla speculazione.
Palermo è una città che procede per proclami, che si candida a capitale europea della cultura e che erige simulacri di rassicurante cambiamento, illudendosi in questo modo di occultare le macerie di una città che crolla.Un'insopportabile retorica chiama partecipazione la costruzione programmatica del consenso, mentre ignora e zittisce ogni autonoma forma di dissenso.
Ma la città è ancora attraversata da solide barriere culturali: interi pezzi di cittadinanza non trovano un terreno comune di incontro e di comunicazione, le precarie condizioni economiche di una larga parte della popolazione generano marginalità culturale e sociale, i bisogni basilari della gente (casa, lavoro,educazione, integrazione sociale) restano ben lungi dall’essere soddisfatti. Ma tutto sembra scorrere senza lasciare traccia, e Palermo è una città a misura di nessuno.
booq non vuole offrire un servizio alla città; vuole essere spazio di condivisione a partire dal quale costruire una città diversa.
booq vuole essere un spazio di resistenza: vuole contribuire a creare connessioni tra persone, libri e idee, restituendo a questa città un luogo pubblico altrimenti inutilizzato. Vuole essere un luogo per i libri, uno spazio di socialità, una sala di lettura, uno spazio di coesione sociale,un luogo di studio individuale e collettivo, uno spazio in cui scambiare e far rivivere oggetti, idee, desideri.
booq vuole raccontare mille storie e mettere in discussione la narrazione della città immutabile e sovrapporre, dove ieri c'era il gattopardo, un nuovo libro tutto ancora da scrivere.
Contatto: booqxx@gmail.com
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