Bin Laden nemico number 1 anche per Obama
''Catturare o uccidere Osama Bin Laden sarà un obiettivo chiave''
Catturare o uccidere Osama Bin Laden sarà uno degli obiettivi chiave della nuova amministrazione Washington perché di "importanza cruciale" per la sicurezza nazionale americana.
A ribadirlo è stato il presidente eletto americano Barack Obama nella sua prima intervista televisiva, concessa al programma '60 Minutes' della CBS.
"Sopprimere al Qaeda una volta per tutte è per noi una priorità fondamentale", ha dichiarato. "Soprattutto alla luce dei problemi che stiamo avendo in Afghanistan, che è continuato a peggiorare. Dobbiamo puntellare questi sforzi", ha dichiarato Obama.
Nella stessa intervista, il presidente eletto americano ha ribadito l'intenzione di chiudere il carcere di massima sicurezza di Guantanamo. "Ho detto ripetutamente che intendo chiudere Guantanamo, e andrò avanti su questo. Ho detto ripetutamente che l'America non tortura. E voglio assicurarmi che non torturiamo. Si tratta di una parte dello sforzo per riconquistare la statura morale dell'America nel mondo".
Obama ha infine detto di prendere estremamente sul serio la minaccia di un possibile attentato terroristico contro l'America nelle prossime settimane. "Credo sia importante garantirsi un team di sicurezza nazionale operativo perché i periodi di transizione sono periodi di potenziale vulnerabilità ad un attacco terroristico".
Barack Obama sta anche valutando con estrema cautela la nomina, la prima di un presidente democratico, del capo del Department dell'Homeland security. Il prossimo segretario del dipartimento creato da George Bush dopo l'11 settembre erediterà un mega ministero da 200mila dipendenti e 40 miliardi di budget, con compiti che vanno all'anti-terrorismo interno, alla difesa dei confini dall'ingresso degli immigrati clandestini e la protezione civile. Ad assistere il presidente eletto nella ricerca di un candidato adatto vi è Rand Beers, il consigliere per l'antiterrorismo di Bush che lasciò la Casa Bianca nel 2004 per diventare consigliere dell'allora candidato democratico John Kerry. Durante la campagna elettorale Obama ha parlato ben poco della questione della sicurezza interna, lasciandosi così spazio di manovra ora anche per eventuali cambiamenti.
E sempre senza grande clamore la sua squadra di transizione ha chiesto ad un decina di esperti di stendere un documento sulla politica finora usata, da presentare in contemporanea del Quadrennial Homeland Security Review, l'atteso rapporto sul dipartimento atteso per dicembre. [Adnkronos]